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Milan, conferenza Giampaolo: “Ci manca il dettaglio, vado avanti per la mia strada”

Redazione
Giampaolo

MILAN CONFERENZA GIAMPAOLO – Sfida non adatta ai deboli di cuore quella che andrà in scena domani sera al Ferraris di Genova tra Genoa e Milan. Entrambe sono in piena di crisi di gioco e di risultati e si trovano rispettivamente al 18esimo e al 16esimo posto in classifica. Andreazzoli e Giampaolo rischiano: chi perde molto probabilmente verrà esonerato. Il tecnico rossonero è intervenuto in conferenza stampa per parlare proprio della sfida contro il Grifone. Ecco le sue parole.

Sulla settimana appena trascorsa: “Le sconfitte minano il morale, intaccano il morale dei calciatori. Bisogna ricostruire sotto l’aspetto mentale. Dobbiamo analizzare le cose che abbiamo sbagliato e mettere in atto quelle strategie che possono aiutare. Cosa ci siamo detti è roba nostra”.

Sul netto peggioramento visto contro la Fiorentina dopo la buona prova offerta contro il Torino: “Non è semplice dover vincere la tensione della partita. Forse non avevamo recuperato le fatiche di tre giorni prima. Ne prendiamo atto e ti riorganizzi per non avere questo tipo di battute d’arresto. L’equilibrio fa la differenza”.

Sulle critiche: “Ogni considerazione in questo momento rischia di essere fuorviante. Dopo 6 punti in sei partite è chiaro che sia tutto nero, anche in questo caso bisogna avere equilibrio. Molti sentenziano, molti raccontano la loro verità. Chi è abituato a stare dentro al mondo del calcio, sa che è diverso rispetto a quello che si dice. La squadra ha ampissimi margini di miglioramento. La vera battaglia da vincere è nel coinvolgimento mentale. Serve fare qualcosa in più”.

Sul ritiro: “Alcune volte ci può stare, altre volte no. Io sono abbastanza contrario al ritiro”.

MILAN CONFERENZA GIAMPAOLO – Sulla rabbia dei tifosi: “È giusta la contestazione dei tifosi, la squadra non si esprime come dovrebbe. Bisogna responsabilizzarci nella maniera giusta. Quando giochi una partita di calcio devi avere la lucidità per giocarla bene. Non devi sbagliare il passaggio, non deve scottare la palla. L’attenzione la alzi ed è normale. Dopo l’ultima sconfitta in casa non puoi non avere un livello di attenzione alto. Devi però avere la giusta serenità per giocare a calcio”.

Sulle parole di Reina: “Reina ha chiamato a raccolta i compagni e ha detto che in questo momento c’è bisogno di questi requisiti: cuore e carattere. Lui è un leader e viene ascoltato. L’uomo quando è in difficoltà alza il livello di attenzione. Ogni pallone deve essere l’ultimo”.

Sulla fiducia: “I giocatori devono dare la vita per loro stessi e non per me. I giocatori sono contenti delle mie metodologie. Le sconfitte rischiano di minare il percorso. Bisogna essere forti nelle sconfitte. Io posso riportare un po’ di statistiche. Nel possesso palla siamo secondi dietro al Napoli, siamo primi per supremazia territoriale. Sbagliamo negli ultimi metri e lì dobbiamo migliorare. Le caratteristiche per fare un certo tipo di calcio ci sono. Manca il dettaglio, io sono fiducioso perché ritengo che la squadra abbia dei valori. Sono consapevole che a volte un risultato può farti svoltare. L’aspetto psicologico è più determinante dell’aspetto fisico”.

MILAN CONFERENZA GIAMPAOLO – Sui dubbi sulle sue capacità: “Delle palate di materia organica ne ho ricevute parecchie. Sono abituato a soffrire calcisticamente parlando. Non è importante mettere in piedi teatrini, bisogna lavorare. Attraverso il lavoro bisogna smentire, io sto sul pezzo e so che l’unica strada è il lavoro e la squadra. È il sentimento che non deve essere per forza espresso a parole, ma anche attraverso l’atteggiamento. Continuerò a fare quello che ho fatto, perché quelle mi hanno portato al Milan”.

Su Piatek: “Il Milan non può rinunciare all’attaccante più prolifico del campionato perché Piatek è in difficoltà. Se non segna lui chi lo fa, Giampaolo? Uno o due partite può rimanere fuori Piatek, non puoi pensare di rinunciare al tuo attaccante. La squadra sviluppa bene il gioco, dobbiamo migliorare negli ultimi 20 metri”.

Su Biglia: “Potrebbe essere della partita”.