Meret apre le porte allo Scudetto del Napoli: “Mi sento un leader”

Alex Meret, estremo difensore del Napoli, ha rilasciato un’intervista nel corso della quale ha parlato del possibile secondo Scudetto azzurro
MERET SCUDETTO NAPOLI – Vietato nascondersi, minimizzare. Sicuramente, non è ancora il momento di far partire la festa, ma è inevitabile che più di un pensiero sia rivolto ai preparativi per i festeggiamenti di un altro Tricolore, il secondo, da quando difende la porta del Napoli. Alex Meret si sente un leader di questa squadra che viaggia a meraviglia verso un sogno, ha respinto con i propri guantoni critiche di una parte della tifoseria partenopea e, soprattutto, diverse conclusioni scagliate verso la propria porta. Le due più importanti, a detta dello stesso estremo difensore azzurro ai danni di Yildiz e Santiago Gimenez, centravanti messicano del Milan ipnotizzato dagli undici metri nella gara casalinga di ritorno del campionato. Ecco un estratto delle parole rilasciate da Meret a Cronache di Napoli:
“Mi sento un leader di questo gruppo: sono qui da tanto e cerco di aiutare tutti sul rettangolo verde, così come al di fuori del campo. Mi piace mettermi a disposizione dei più giovani per far affrontare loro, nel migliore dei modi, le pressioni di una piazza importante come quella di Napoli. Cerco di infondere massimo impegno e dedizione tutti i giorni e mettere in pratica i consigli quotidiani del Mister. Ora, mancano tre partite per centrare un altro sogno: il secondo Scudetto in tre anni. Abbiamo una grandissima occasione e non possiamo permetterci di sciupare tutto alla fine”.
“Il Genoa ci metterà in difficoltà ma siamo consapevoli di essere vicini al grande obiettivo e non possiamo assolutamente perdere la concentrazione. Dobbiamo essere consapevoli del fatto che nessuno vuole regalarci qualcosa per centrare l’obiettivo e prestare attenzione a Parma e Cagliari, squadre che lottano per la salvezza, senza sottovalutare il Genoa, anche perché non avranno nulla da perdere essendo già salvi”, ha chiosato Meret.