Maurizio Sarri tra passato, presente e futuro: le parole del tecnico

Maurizio Sarri, tecnico della Lazio, ha ripercorso alcuni momenti della propria carriera tra i quali il passaggio alla Juventus: le parole
È un Maurizio Sarri a tutto tondo quello che si presenta ai taccuini del quotidiano La Repubblica. Il tecnico della Lazio, si è raccontato tra passato, presente e futuro tra l’esperienza vissuta a Napoli, definita indimenticabile e ineguagliabile per chiunque grazie ai 91 punti conquistati nella stagione culminata col famoso Scudetto perso in albergo(per via della sconfitta di Firenze maturata dopo la rocambolesca vittoria della Juventus a Milano, contro l’Inter), e quella sulla panchina bianconera del 2019/2020.
Un’avventura, quella di Sarri sulla panchina della Vecchia Signora, definita un errore dallo stesso tecnico: “Sbagliai a lasciare la Premier League e il Chelsea per accettare la Juve. C’era voglia di cambiare stile, ma non la piena convinzione. Vincere era dovuto, eravamo obbligati a conquistare la Champions, mentre, allo Scudetto, non veniva attribuita la stessa importanza malgrado il gruppo fosse ampiamente giunto a fine ciclo”.
Il presente di Maurizio Sarri, invece, è tinto di biancoceleste, iniziato nel migliore dei modi, complice il secondo posto ottenuto nella passata stagione, e che sta proseguendo tra i diversi ostacoli di un calendario troppo fitto, che non salvaguarda la salute dei calciatori. Ecco le dichiarazioni del Mister in merito:
“Parlo di calendari intasati da cinque anni, ma sembra sia diventato argomento attuale solo adesso: è troppo tardi. Un calciatore dovrebbe giocare 50 partite all’anno, al massimo. Di questi tempi, allenarsi diventa davvero improbabile: ci si focalizza sulle sedute video proprio per mancanza di tempo per tutto il resto. Questo tipo di fare calcio non porterà da nessuna parte: si privilegia l’incremento del fatturato alla qualità del prodotto ormai scadente”.
Sarri ha poi concluso l’intervista fiume designando il proprio erede (De Zerbi, tecnico del Brighton dei miracoli in Premier League) e concedendo una battuta verso un futuro lontano dall’Italia, con destinazione Arabia Saudita: “Se mi sarà permesso fumare, potrei anche accettare…”.
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