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Mancini: “Juve favorita, Milan possibile sorpresa. Su Balotelli…”

Redazione

MANCINI JUVE MILAN BALOTELLI – Pronti, via, si parte. Sta per cominciare la nuova stagione di Serie A. La stagione che porterà all’Europeo del riscatto dopo la mancata qualificazione agli scorsi Mondiali. E così Roberto Mancini ha parlato in una lunga intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, affrontando i temi principali della stagione che verrà. Ecco le sue parole.

Su Chiesa: “Chiesa è giovane. È fondamentale che i ragazzi giochino, tutti: se poi qualcuno ha la fortuna di farlo anche in Europa, tanto meglio. Quello che conta davvero è che nel frattempo siano diventati pilastri delle proprie squadre: due anni fa non lo erano, oggi sì. Questo li deve far maturare”.

Su Sensi e Barella: “Sono due giocatori straordinari, e sottolineo straordinari. Li ho visti decollare, di partita in partita. Lo devono diventare: primo perché sono italiani, poi perché sono bravi tecnicamente e possono fare tutti e tre i ruoli di centrocampo. Anzi: lo diventeranno sicuramente”.

Su Bernardeschi: “È ora che Berna faccia il salto, diventando un perno della Juve. Ha tecnica, forza, velocità per diventare imprescindibile. Anzi, per diventare uno dei migliori giocatori europei: è il momento, ha le qualità per riuscirci. Attaccante esterno, falso centravanti, mezzala in una squadra più offensiva: può fare tutto. E anche se gioca più spesso in un ruolo, non è detto che in Nazionale non ne possa fare un altro: sempre offensivo, ovviamente”.

Su Kean: “Un delitto la sua cessione? Semmai è un peccato, perché è italiano e azzurro. Ma va a giocare in un campionato bello e difficile, in un club dove non vincono da anni e hanno fatto una squadra competitiva per riprovarci. Questo può aiutarlo a crescere, il dispiacere è più mio personale. Ma ormai si sa: non è più il calcio di vent’anni fa, quando tutti venivano a giocare in Italia, che era il campionato più bello e dove si guadagnava meglio”.

Su Kean e Zaniolo all’Europeo U21: “Quando si è giovani si sbaglia, ma non devono dimenticare la grande fortuna che hanno. Kean di essere cresciuto in un club come la Juve, dove devi anche avere comportamenti giusti. Zaniolo di essere diventato quasi all’improvviso un teorico crack, forse il giocatore italiano più promettente. Però, proprio perché fortunati, devono capire che sbagliare si può, ma avere la testa sulle spalle si deve”.

MANCINI JUVE MILAN BALOTELLI – Su Balotelli: “Il paradosso è che a 29 anni, e per il secondo anno di fila, a meno di dieci giorni dall’inizio del campionato non avesse ancora la certezza assoluta di una squadra. Non ha fatto una preparazione, non si è allenato regolarmente: deve riflettere, non è normale. Non era questione di Italia o di Brasile, ma di trovare una squadra, finalmente. E se sarà una buona soluzione non dipenderà dal Brescia, ma da lui. Magari giocando più vicino a casa si sentirà più tranquillo, ma non basterà. Io gli voglio bene, ma per lui non posso fare più niente. Deve pensare che è nel pieno della sua carriera e che ha ancora tanto da dare. Se vuole”.

Sui giovani pronti a sbocciare: “Pinamonti è cresciuto tanto e giocando in A migliorerà ancora. Esposito ha grandi mezzi tecnici, un esterno come Sottil è difficile da trovare, pensando a quanto è giovane. In Italia, se aspetti un attimo, i giocatori vengono fuori. Per assaggiare la Nazionale c’è tempo, ma più in generale fino a maggio la porta sarà aperta per tutti. Intanto, visto che il nostro campionato a differenza degli altri deve ancora iniziare, per le gare di settembre dovrò verificare anzitutto le condizioni fisiche di tutti”.

Sul dualismo De Ligt-Bonucci: “Un problema per Leo? Assolutamente no. Leo ha esperienza, classe, qualità. Anzi, che arrivi un giovane così forte potrà essere un aiuto, sia per lui che per Chiellini: così ogni tanto potranno riposare un po’”.

Su Gianluca Mancini: “Io l’ho già fatto giocare: difensore molto fisico, uno in cui credo. Ma gli servirà un po’ di tempo: lo stesso che, a suo tempo, servì a Chiellini e Bonucci. E spero che presto torni a stare bene anche Caldara”.

Sul ruolo di terzino destro: “Non sono preoccupato, abbiamo Florenzi e Piccini, spero che Conti possa tornare quello dell’Atalanta e Di Lorenzo può essere una bella sorpresa: l’anno scorso ha giocato un gran campionato”.

MANCINI JUVE MILAN BALOTELLI – Sul campionato che sarà: “Cosa manca? E’ presto per dirlo, aspettiamo. La Juve in assoluto è la più forte, non dimentichiamo che vince da otto anni e si è anche rinforzata. Come vice Juve vedo pericoloso il Napoli: ha gli stessi giocatori che ormai giocano insieme da anni, mentre l’Inter ne ha già cambiati 4-5 e perde giocatori importanti come Icardi e Perisic. Andrà valutata dopo un po’ di tempo, ma di sicuro sta migliorando. Per ora metto in fila Juve, Napoli e Inter”.

Su Icardi: “E’ un giocatore che garantisce 20-25 gol all’anno: a me spiace per lui e spero che questa situazione si risolva presto. Non so se sarà beato chi lo prenderà, ma so che è giovane e può ancora migliorare. Scambio con Dybala? Quando volevo Dybala, che per me è un grande giocatore, li vedevo perfetti per giocare insieme…”.

Sulla Roma: “Fonseca è un bravo allenatore: filosofia calcistica portoghese, ha un concetto di gioco brillante. E’ vero che in Ucraina vince quasi sempre lo Shakhtar, ma la sua squadra ha sempre fatto un buon calcio”.

Sul Milan: “Il FFP è un problema: ti costringe a fare poco sul mercato, addirittura a rinunciare all’Europa League. Ma se cambi allenatore, avere più tempo per allenarsi può essere un vantaggio per acquisire meglio il suo pensiero: il Milan può essere la sorpresa”.

Sull’Atalanta: “Confermarsi non è mai facile, ma ha tutto per riuscirci. E poi, alle loro spalle, vedo altre squadre interessanti: il Torino, la Fiorentina, il Bologna”.

Su Mihajlovic: Sinisa uscirà da questa situazione perchè è forte e lo vuole. Ne uscirà: al cento per cento. E spero che stia meglio presto, abbastanza per venirci a salutare a Casteldebole quando saremo lì per due giorni, il 2 e 3 settembre”.

Su Italia – Grecia a Roma: “Speriamo sia la partita del pass per l’Europeo: sogno un Olimpico pieno di tifosi della Nazionale com’era ai tempi di Italia ’90, quando c’era la gioia di avere la Nazionale a Roma. Dove fra l’altro, se ci qualificheremo, si giocherà anche la partita inaugurale”.