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Lutto nel calcio: è scomparso Helmut Duckadam, l’eroe di Siviglia

Manos Staramopoulos
Helmut Duckadam

La Romania e il calcio mondiale piangono la morte di Helmut Duckadam, leggenda del calcio rumeno, scomparso il 2 dicembre 2024 all’età di 65 anni presso l’ospedale militare di Bucarest. Un nome che resterà per sempre impresso nella storia del calcio, in particolare per la sua straordinaria prestazione nella finale di Coppa dei Campioni del 1986, dove divenne l’eroe indiscusso della Steaua Bucarest.

Conosciuto come “L’Eroe di Siviglia”, Duckadam regalò alla Steaua Bucarest il titolo europeo, parando ben quattro rigori nella storica finale contro il Barcellona al Sánchez Pizjuán, dopo un pareggio a reti inviolate nei tempi regolamentari e supplementari. Le sue parate contro Jose Ramon Alexanco, Angel Pedraza, Pizzi Alonso e Marcos segnarono un’impresa che ha consacrato il portiere rumeno tra i più grandi della storia del calcio.

In un’intervista con la UEFA, Duckadam ricordò la sua strategia per affrontare i rigori: “Era un gioco di logica. Dopo aver parato il primo rigore, mi sono messo sul dischetto, pensando: ‘Se il portiere avesse parato un rigore sulla destra, cosa farei adesso?'”. La sua intuizione e la sua calma lo resero un protagonista assoluto, contribuendo in maniera decisiva a quella che rimane la più grande impresa nella storia del calcio rumeno.

La vittoria della Steaua Bucarest nel 1986 fu storica non solo per il trionfo in una finale di Coppa dei Campioni, ma anche perché rappresentò il primo successo di una squadra dell’Europa dell’Est nella massima competizione per club del continente. Il trionfo rimane, tutt’oggi, l’unico titolo europeo vinto da una squadra rumena. Un’impresa che ha segnato un’intera generazione.

Il ritorno a casa e il riconoscimento internazionale

Dopo la vittoria, l’accoglienza che Duckadam e i suoi compagni di squadra ricevettero al ritorno in Romania fu trionfale. “Quando siamo tornati a casa, più di 15.000 persone ci aspettavano all’aeroporto di Otopeni”, raccontò Duckadam. “Fu un’atmosfera fantastica, qualcosa che si prova solo una volta nella vita”. Il portiere, che nel 1986 fu anche nominato calciatore rumeno dell’anno e ottavo nella classifica del Pallone d’Oro, si consacrò definitivamente come un eroe nazionale.

Tuttavia, la sua carriera fu segnata da una tragica interruzione. Pochi anni dopo la finale, Helmut Duckadam fu colpito da una rara malattia del sangue che lo costrinse a ritirarsi precocemente dal calcio a soli 27 anni, nel 1991. Nonostante ciò, il suo nome rimase un simbolo di coraggio e resilienza.

Dopo il calcio

Dopo il ritiro dal calcio, Duckadam intraprese una carriera nella polizia di frontiera di Arad, ma fu costretto a lasciare anche questo incarico per motivi di salute.

La morte di Duckadam è stata annunciata pochi giorni fa in un commovente video su Facebook dal suo caro amico Marcel Puskas, presidente del Piatra Nemt ed ex calciatore della Steaua e del Rapid Bucarest. Con le lacrime agli occhi, Puskas ha ricordato l’amico e l’eroe di tutta la nazione: “È morto un uomo che ha portato gioia a un’intera nazione. Solo poche settimane fa abbiamo parlato ed era pieno di vita e progetti per il futuro. Ci hai lasciato troppo presto, amico mio”, ha dichiarato.

Helmut Duckadam se ne va, ma la sua leggenda resterà viva nel cuore di tutti gli appassionati di calcio, e soprattutto nel cuore della sua Romania.

 

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