Le pagelle delle italiane in Europa: Juve, Roma e Lazio ok, sprofondo rossonero

[df-subtitle]Juve e Roma avanti in Champions col minimo sforzo, Lazio ai sedicesimi di Europa League senza affanni, rammarico Napoli, mea culpa Inter[/df-subtitle]
Si è conclusa ieri l’ultima settimana di coppe dell’anno solare, la settimana dell’ultima gara dei gironi di Champions ed Europa League. Per le italiane, protagoniste fin a quel momento di un buonissimo cammino, è stata una disfatta. 1 pareggio e 5 sconfitte tra martedì e giovedì. Inter e Napoli eliminate dalla Champions, Milan fuori addirittura dalla coppa minore.
Proviamo a dare un voto al cammino delle nostre squadre in Europa.
Juventus 6,5: Bene ma non benissimo. Era la favorita del girone, doveva arrivare prima e ce l’ha fatta. Eppure c’è ancora qualcosa che non convince in questa Juve formato europeo. Ottima la partenza con 9 punti nelle prime 3 gare, poi due sconfitte nelle ultime tre. Una squadra che punta a vincere la Champions non può staccare la spina neanche per un secondo come invece è accaduto nel finale con lo United e in Svizzera. La Champions è fatta di dettagli, i dettagli fanno la differenza. Barcellona e Manchester City, ad oggi, sembrano un gradino avanti. Poi, ovviamente, come dice Allegri, l’importante è farsi trovare pronti in primavera.
Lazio 6,5: Il girone, al momento del sorteggio, era considerato come uno dei più complicati della competizione. Il Marsiglia, arrivato poi ultimo, poteva rappresentare più di un’insidia. Invece no. La Lazio ha superato brillantemente il turno, conquistando il pass per i sedicesimi con due giornate d’anticipo. Ottima la doppia prova contro i francesi, mezzo voto in meno per le ultime due sconfitte anche se arrivate con formazioni molto rimaneggiate.
Roma 6: Massimo risultato col minimo sforzo. Anzi no, il massimo sarebbe stato arrivare primi. Ma c’era il Real quindi va bene così. Ecco, alla Roma critico proprio il fatto di non averci nemmeno provato. Uscire con il Viktoria Plzen e il Cska Mosca era francamente difficile ma sembra quasi che la squadra di Di Francesco non abbia nemmeno mai creduto alla reale possibilità di giocarsela col Real. Poteva almeno provarci, contro questo Real che non sembra affatto imbattibile. Bella la vittoria in Russia, per il resto è stato svolto il compitino.
Napoli 6: E’ vero, gli azzurri sono stati eliminati ma francamente è difficile dargli un voto inferiore al 6. Al momento del sorteggio si pensava già al Napoli terzo classificato senza se e senza ma, insomma un girone senza storia. E invece una storia ce l’ha avuta eccome. E’ vero, è stato eliminato ma fino a martedì sera gli uomini di Ancelotti erano primi e imbattuti e negli scontri diretti se la sono giocata assolutamente alla pari contro la corazzata francese e i vicecampioni in carica. Scusate se è poco. Tanto rammarico per il pareggio alla prima a Belgrado e per quel pesantissimo gol subito contro gli stessi serbi.
Inter 5,5: Il ritorno tra i grandi dopo tanti anni, l’attesa, l’ansia. Un girone complicato, forse il più difficile dopo quello del Napoli. L’eliminazione poteva anche starci. Semmai, a dar fastidio è il modo in cui tale eliminazione è maturata: 6 punti di vantaggio sulla terza dopo due giornate sono troppi per essere sprecati. Invece, la pazza Inter ce l’ha fatta. Troppo rinunciataria a Londra e distratta all’ultima col Psv. In virtù del pareggio fra Barcellona e Tottenham, all’Inter “bastava” vincere, invece i nerazzurri hanno giocato con la testa al Camp Nou in attesa di notizie positive. Non è questa la mentalità che bisogna avere, tutti gli altri discorsi (dal possibile immediato vantaggio del Tottenham in caso di gol dell’Inter, alle critiche al povero Icardi) lasciano il tempo che trovano.
Milan 5: Mezzo voto in più perché, per quanto non si debba parlare degli arbitri, effettivamente ieri sera è stato per lo meno dubbio il rigore concesso che ha portato al 3-1 decisivo. Con i se e con i ma, però, non si va da nessuna parte. E il Milan, lo stesso Milan che punta alla Champions, è uscito ai gironi di Europa League. Basterebbe questo per spiegare l’insufficienza. Per quanto il raggruppamento fosse ostico, i rossoneri avevano tutte le carte in regola per passare il turno, nonostante gli arbitraggi, nonostante gli infortuni e tutti gli alibi che può avere la squadra di Gattuso. Un’eliminazione così è difficile da accettare.
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