Juve, Marchisio duro: “David trotterella in campo; il mercato…”
In un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, Claudio Marchisio ha analizzato la situazione delicata in casa juventus. Tra i vari temi trattati, l’argomento più discusso è stato il calciomercato, individuato dall’ex centrocampista azzurro come uno dei problemi principali dei bianconeri. Di seguito le sue parole.
JUVE, MARCHISIO: “LA JUVE SBAGLIA IL MERCATO DA TRE STAGIONI BUTTANDO SOLDI. DAVID? IN CAMPO TROTTERELLA”
napoli-JUVE – “È stata una partita tra il Napoli, che sa quello che chiede il suo allenatore, e una Juve in difficoltà da inizio anno. Mi ha sorpreso vedere Cabal sulla fascia di Koopmeiners, contro un giocatore da uno contro uno come Neres. Avrei inserito qualcuno più abituato a dare una mano”.
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I PROBLEMI DELLA JUVENTUS – “Sono due-tre anni che si sbaglia la costruzione della squadra. Quante volte nella sua storia la Juve ha esonerato l’allenatore nei primi mesi? E quanto volte la parte dirigenziale è stata cambiata dopo un anno?”.
“David, Openda e Zhegrova? Secondo me non si possono spendere così tanti soldi ogni anno, cambiando tanti giocatori. Devi riconoscere qual è il tuo livello e cambiare poco, non rimescolare tutto. Bisogna dare solidità al progetto e questo da alcuni anni non accade”.
“Problema di leadership? No, bisogna avere qualcosa di più da tutti. Mi sembra ci siano giocatori che non hanno capito che cosa voglia dire indossare la maglia della Juve. Jonathan David entra in campo e trotterella: tu sei alla Juventus in situazione di difficoltà, ci deve essere un atteggiamento diverso. Questo vede oggi il tifoso: tanti non stanno dando tutto quello che serve”.
MARCHISIO: “AVREI VOLUTO A TORINO DONNARUMMA E FRATTESI. SPALLETTI? LA PERSONA GIUSTA”
UN PRESENTE DIVERSO – “Chi mi sarebbe piaciuto vedere a torino? Ne dico uno: Donnarumma. Non dovevi fartelo scappare, come Frattesi, per un percorso italiano. Ora, nello spogliatoio, chi racconta che cosa è la Juve?”.
MANCINI O SPALLETTI? – “Per me è stato giusto prendere Spalletti, per spessore ed esperienza. Ha bisogno di tanta fiducia. Penso fosse l’unico pronto ad accettare una panchina con tante difficoltà”.
