Juve, Koop: “Mi sdebiterò, ma quando vieni pagato 60 milioni…”

Quella appena trascorsa, non è stata di certo la miglior stagione della carriera di Teun Koopmeiners. Lo stesso centrocampista ha raccontato ai microfoni della Gazzetta dello Sport tutti i problemi e le difficoltà incontrate in questo primo anno con la maglia della Juve: dai continui acciacchi fisici alle incomprensioni dovute al ruolo, passando per le aspettative che tutto l’ambiente bianconero nutre verso di lui, visti i 60 milioni di euro spesi per portarlo a Torino la scorsa estate.
KOOPMEINERS: “MI SENTO IN DEBITO CON LA JUVE. QUANDO VIENI PAGATO 60 MILIONI, È NORMALE CHE CI SI ASPETTI DI PIÙ”
CAPITOLO INFORTUNI – “Penso di aver avuto un po’ di sfortuna con i tanti infortuni, mi hanno tolto continuità: prima mi sono rotto una costola, poi nel finale di campionato sono stato costretto a fermarmi a lungo per un’infiammazione al tendine d’Achille. Senza contare i tanti cambiamenti arrivati a livello di squadra. Di una cosa sono sicuro, il futuro sarà migliore. Vedrete, il prossimo anno sarà migliore. Guardo al futuro con fiducia, credo nelle mie capacità”.
NON ALL’ALTEZZA DELLE ASPETTATIVE? – “Quando vieni acquistato per 50-60 milioni come è capitato a me e la squadra non va bene in generale, è normale che la gente pretenda di più da da te. Io avverto la responsabilità: so che posso e devo fare decisamente meglio. Mi sento un giocatore da Juve. Se mi sento in debito? Sì. Voglio dimostrare di essere tornato e di essere da Juve”.
IL MIO VERO RUOLO – “Io sono un centrocampista, non un attaccante. Anche quando gioco davanti interpreto il ruolo da mediano e non da numero nove o da punta esterna. Detto questo, sono a disposizione dell’allenatore. Mi trovo a mio agio nel gioco di Tudor. In America mi sono allenato e ho parlato tanto con lui, gli ho detto che avverto sensazioni migliori ma che avrò bisogno ancora di un po’ di tempo. Devo sfruttare il Mondiale per Club anche per arrivare al top al debutto in campionato”.
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