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Infortuni Milan, Tomori come Thiaw: stessa dinamica, stesso stop

Anthony Ferrara
Tomori mercato Milan Theo

Infortuni Milan: Fikayo Tomori ha riportato una lesione mio-tendinea del bicipite femorale destro: probabili due mesi di stop, come Thiaw

Due infortuni molto simili per dinamiche, momenti dei match in cui si sono verificati (risultato di 1-1 e, dunque, partita in bilico prima del tracollo) e dettati da un’unica enorme costante: la situazione infortuni a Milanello sta condizionando una stagione come mai successo prima, assumendo i connotati del grottesco. Fikayo Tomori, ultimo centrale della Prima Squadra rimasto a disposizione prima del match di Salerno, rientro di Kajer a parte, ha riportato lo stesso problema fisico patito da Malick Thiaw contro il Borussia Dortmund. Gli esami strumentali cui si è sottoposto il ventiseienne difensore inglese hanno infatti evidenziato una lesione mio-tendinea, la quarta dopo quelle accusate dallo stesso centrale tedesco, Tommaso Pobega e Pierre Kalulu, con gli ultimi due indotti all’operazione chirurgica, che costringeranno l’inglese a due mesi di stop. Una vera tegola, l’ultima, per un Diavolo incerottato e bistrattato all’inverosimile.

La mattanza derivata dagli infortuni di natura muscolare, con Tomori vittima del ventunesimo infortunio da inizio stagione sui trentuno totali che non hanno lasciato scampo al 95% degli elementi a disposizione di Pioli, sta risultando motivo di riflessione da parte della dirigenza rossonera tanto quanto i risultati scadenti conseguiti sin qui, con la seconda stella che appare ormai un semplice sogno e la retrocessione in Europa League divenuta realtà. Secondo quanto confermato da calciomercato.com, dunque, saranno necessari interventi sul mercato per far fronte a quella che si sta rivelando più di un’emergenza in casa Milan: un solo innesto nella retroguardia potrebbe non essere sufficiente per tappare la falla sorta nella posizione centrale. Il Diavolo dovrà dunque fare a meno dell’ultimo baluardo difensivo, sicuramente il più importante, nonché del calciatore che, fino a questo momento, si era contraddistinto per il maggior apporto alla causa.