Immobile racconta la Lazio tra gol e compagni di squadra

IMMOBILE RACCONTA LA LAZIO TRA GOL E COMPAGNI DI SQUADRA – Ciro Immobile ha raccontato la sua Lazio al Corriere dello Sport. Il capitano, fresco del record dei 200 gol raggiunti con la maglia biancoceleste, ha parlato del legame speciale instaurato con la società capitolina e con i compagni di squadra.
Ecco le parole di Ciro Immobile:
Le somiglianze con la Lazio
“In comune abbiamo il fatto di non arrenderci mai e voler raggiungere gli obiettivi anche nei momenti difficili”.
Il traguardo dei 200 gol
“Un grande traguardo, i gol sono tutti importanti, quello al Feyenoord ancora di più perché è il 200esimo. Mi ha fatto piacere festeggiarlo insieme al mister e allo staff. Sono orgoglioso”
IMMOBILE RACCONTA LA LAZIO TRA GOL E COMPAGNI DI SQUADRA
La rete più bella
“Esteticamente il migliore è stato a Cagliari (tacco al volo, ndr). Immobile al top, invece, è stato nella stagione 2017-18 e quello della Scarpa d’Oro (2019-20). Sfruttavo al massimo le occasioni, ero una macchina infallibile. Mi è piaciuta pure la prima annata con Sarri, con 27 gol in campionato. Ho dato il massimo sia con lui, sia con Inzaghi“.
Il nuovo Ciro
“Chi è il nuovo Immobile? Ho sempre detto che non è tanto nelle caratteristiche, quello che conta in questo sport è la continuità. Ti permette di migliorare e raggiungere altri record. Tutti possono fare 20 gol in un campionato, ma farne 20 per 5 campionati è complicato. Tra 20 anni, se avrò raggiunto i miei obiettivi, sarò felice”.
L’ambizione dell’uomo e del giocatore
“Ho sempre avuto voglia di emergere, quando ero bambino è stata dura lasciare casa. Alla Lazio auguro di continuare in questo percorso, in questi anni ho visto dei miglioramenti pazzeschi. Può raggiungere obiettivi importanti nel breve periodo e affermarsi a livello mondiale”
Il legame con Luis Alberto
“Il Mago è stato eccezionale nel lavoro che ha fatto per riprendere se stesso e la Lazio. All’inizio ha fatto fatica ad ambientarsi. Con il lavoro e il sacrificio è venuto fuori il talento che conosciamo ora, ma in allenamento si capiva fosse un grande calciatore”.
L’identikit dell’attaccante perfetto
“Scelgo il destro di Batistuta, il sinistro di Adriano, il colpo di testa di Trezeguet, l’opportunismo di Inzaghi e la tecnica di Ronaldo il fenomeno, R9″