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Guardiola, Sarri e Klopp, protagonisti in Premier

Cristiano Abbruzzese
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“Pep Guardiola” by Thomas Rodenbücher (CC BY 2.0)

Mentre la Liga spagnola e la Serie A italiana devono ancora iniziare, la Premier League ha già avuto il suo battesimo. La stagione 2018-19 si preannuncia come una delle più intriganti nel torneo inglese, per molti il più bello ed avvincente del mondo. Quel che è sicuro è che anche quest’anno in Inghilterra si sono registrate le cifre più alte per quanto riguarda il calcio mercato, con l’acquisto di Kepa Arrazabalaga da parte del Chelsea, come il più caro della storia per quanto riguarda un portiere. Tuttavia, quest’anno le aspettative sono molto alte perché vi sono tre tecnici che lotteranno fino alla fine per il titolo di campione nazionale. Stiamo parlando di Pep Guardiola, Maurizio Sarri e Jurgen Klopp, che siedono rispettivamente sulle panchine di Manchester City, Chelsea e Liverpool.

L’anno scorso il City è stata un’autentica schiacciasassi e non ha lasciato praticamente opzioni agli avversari durante tutto l’anno. Il calcio divertente ed offensivo del tecnico catalano, da sempre all’avanguardia dal punto di vista tattico, ha raccolto quanto seminato, sebbene in Champions League la squadra mancuniana fosse stata battuta proprio dal Liverpool di Klopp, più diretto e meno avvezzo al palleggio. Tuttavia, quest’anno le quote scommesse sul calcio inglese vedono il City di nuovo favorito per la vittoria al titolo, benché sia arrivato solamente Ryad Mahrez come rinforzo di livello. Gli uomini di Guardiola hanno dimostrato la loro forza vincendo per 2 a 0 all’Emirates Stadium nel primo match della nuova stagione, ossia imponendosi su uno dei campi più ostici del torneo e contro un avversario di assoluto valore.

All’ottimo inizio del City hanno però risposto allo stesso modo sia il Liverpool sia il Chelsea. I Reds si sono sbarazzati con un netto 4 a 0 sul West Ham in quel di Anfield, tornando a dare spettacolo con attacchi vertiginosi in verticale e predicando il solito calcio diretto e senza scrupoli. Non è un caso che ad andare in goal siano stati tre attaccanti, Mohammed Salah, Sadio Mané e Daniel Sturridge, l’assoluta sublimazione del gioco predicato dal tecnico tedesco, un profeta delle verticalizzazioni. Per quanto sia un calcio più “mordi e fuggi” e meno rivoluzionario, quello di Klopp al Liverpool è un processo di gioco che si sta sviluppando in modo organico e graduale, e che sta permettendo alla squadra del Merseyside di imporsi ad alti livelli in modo costante.

Sul fronte Chelsea, invece, Sarri è arrivato per continuare a sviluppare quella sua idea di calcio fatto di passaggi e associazioni continue. Per farlo ha voluto al centro del suo progetto Jorginho, regista del suo Napoli e principale fonte di gioco. Il 3 a 0 in casa dell’Huddersfield è la riprova di come i suoi uomini abbiamo imparato presto a giocare come piace a lui, ossia prediligendo sempre il dominio del pallone per poi trovare l’acuto al momento giusto. La sua sfida con Pep e Klopp durante tutta la stagione può essere il leitmotiv di un’annata molto divertente per l’intera Premier League.