Milan, senti Gilardino: “Piatek? Pazzesco, ma di testa ero più forte io”

Alberto Gilardino dopo un po’ di tempo torna a parlare e lo fa in un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport. Ora il Violino allena il Rezzato in serie D dopo l’esonero del tecnico precedente che gli ha permesso di fare il salto da vice ad allenatore. Ecco un estratto dell’intervista dell”ex attaccante di Milan, Fiorentina e Parma.
Sul suo nuovo ruolo e su Sodinha: “Da tecnico si dorme pochissimo, perché la testa è sempre piena di cose. Se avessi paura dell’esonero, dovrei cambiare mestiere. Sodinha ha fatto sacrifici per tornare in forma, ho un rapporto molto diretto con lui e gli ho detto che può dare ancora di più per permetterci il salto di qualità”.
Sui contatti con altre società: “C’era stata una telefonata con Galliani per il Monza, ma niente di più: nessun club mi ha cercato sul serio. Ho deciso in fretta e sono contento di averlo fatto. Non ho rimpianti, ho smesso di giocare al momento giusto. I sei mesi in Cina sono stati un’esperienza importante. Sono sempre riuscito a tenere un atteggiamento distaccato, mi godevo i momenti nel modo appropriato, quindi so dare il giusto peso a Champions e Serie D”.
Sul suo erede: “Quale attaccante mi assomiglia? Dicono Piatek: ha avuto un impatto pazzesco col Milan, non me l’aspettavo. Però forse io ero più forte di testa. Lippi è un grande nel gestire il gruppo, al Mondiale 2006 abbiamo fatto qualcosa di unico. Gasperini? Avendo lavorato con lui al Genoa capisco come mai l’Atalanta giochi così bene”.