Garcia attacca De Laurentiis: “Capisce di cinema, ma non di calcio”

Rudi Garcia torna a parlare della sua breve e travagliata esperienza come allenatore del Napoli, terminata con l’esonero a novembre dello scorso anno dopo un inizio di stagione deludente. In un’intervista al media Carré, il tecnico francese non risparmia critiche al presidente Aurelio De Laurentiis, al mercato estivo e ai suoi successori sulla panchina azzurra.
Critiche ai successori e al post-scudetto
Rudi Garcia non nasconde il disappunto per il lavoro di chi lo ha seguito al Napoli: “Mazzarri non ha classe, non mi ha mai ringraziato per i punti lasciati in Champions”. Il tecnico ammette che il compito di succedere a un trionfo come lo scudetto era rischioso: “I giocatori credevano di poter ripetere la scorsa stagione, ma nel calcio non funziona così”.
Il mercato: scelte sbagliate
Sul mercato, Rudi Garcia è netto: “Avevo chiesto rinforzi mirati: un difensore fisico, come Aguerd, e un mediano solido. Invece sono arrivati giovani di prospettiva, subito prestati altrove. Avrei voluto il rinnovo di Osimhen e Zielinski per metterli nelle condizioni migliori”. Non manca una stoccata alla gestione attuale: “Quest’anno hanno investito su Buongiorno e McTominay”.
Scontro con De Laurentiis
Il rapporto con De Laurentiis è stato uno dei punti più critici: “Pensavo fosse un gentleman, ma si è rivelato invadente. Mi disse che, se non lo avessi ascoltato, non mi avrebbe protetto, ma io non ho bisogno di protezione”. Garcia critica anche le intromissioni tattiche del presidente: “Voleva decidere chi far giocare, ma a 60 anni nessuno mi dice cosa fare”.
Problemi interni e disorganizzazione
Rudi Garcia rivela il clima teso nello spogliatoio: “Quando arrivai, tutti volevano andar via e si lamentavano dello stipendio. Ho cercato di motivarli. Inoltre, nessuno interveniva quando Osimhen e Kvaratskhelia non accettavano di essere sostituiti”.
Un addio inevitabile
L’ex tecnico del Napoli chiude sottolineando che la sua permanenza avrebbe potuto portare la squadra in Champions League: “Il vero errore di De Laurentiis è stato non tenermi”.