ESCLUSIVA Citarella: “Ghilardi? È la speranza della Lucca calcistica”

ESCLUSIVA CITARELLA GHILARDI – Uno dei profili più vociferati di questa finestra di calciomercato è quello di Daniele Ghilardi, 22 anni e difensore centrale dell’Hellas Verona. In quest’ultimo campionato, che lo ha visto scendere in campo in 24 occasioni, è stato uno dei migliori del ruolo.
Il suo nome è accostato a diversi club, in particolare al Bologna e agli andalusi del Betis Siviglia. Mentre nei mesi scorsi si era parlato anche di Napoli e Lazio.
Europacalcio.it ha intervistato in esclusiva Michele Citarella, presidente della società calcistica Aquila Sant’Anna di Lucca nonché ex firma del quotidiano Il Tirreno, e che per anni ha seguito da vicino e di persona le giovanili della Junior Lucchese, dove Ghilardi ha mosso i primi passi da giocatore, prima di trasferirsi nel vivaio della Fiorentina.
Cosa ricorda di Ghilardi bambino?
“È cresciuto nel campo sportivo di Via del Tiro a segno, all’interno del quartiere di Sant’Angelo, zona molto attiva di Lucca con diverse feste e sagre. All’inizio giocava sia attaccante che portiere, si alternava con un altro suo coetaneo. Si vedeva che gli piaceva molto il calcio. Anche la sua famiglia, formata da ottime persone, lo ha aiutato“.
Poi la Junior Lucchese.
“Sì, è stato lì per tre anni, con Augusto Rotolo direttore sportivo e allenatori Luca Pesi ed Emanuele Mengali. Ogni anno la Junior Lucchese, che oggi è l’Aquila Sant’Anna, partecipava al Torneo di Altopascio, dove ha sede il Tau Calcio. C’erano osservatori molto importanti come quelli di Inter e Atalanta. Ad accorgersi però di Ghilardi fu la Fiorentina. Fisicamente non emergeva, ma a livello mentale aveva già una marcia in più“.
E del suo percorso attuale che idea si è fatto?
“Un percorso lineare, si è conquistato e meritato queste attenzioni. Per l’intera città di Lucca rappresenta un orgoglio ma anche una speranza: qui il calcio è in grande difficoltà, basta pensare ai quattro fallimenti consecutivi della Lucchese. Ci sono realtà territoriali più povere che però riescono a fare molti di più. Servirebbero strutture e persone valide, prima di Ghilardi si ricorda solo Di Lorenzo. In questi due anni tra Sampdoria e Verona, ho visto Ghilardi molto cresciuto sul piano tattico, non ricordo suoi errori individuali“.
Ora il suo nome è accostato molto a Bologna e Betis Siviglia. In quale di questi contesti lo vedrebbe meglio?
“Se andasse al Bologna giocherebbe l’Europa League e sarebbe anche più vicino a casa e Italiano allenatore sarebbe una garanzia per lui, ma anche il Betis è una bellissima realtà, ottimo il cammino europeo di quest’anno“.
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