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De Laurentiis interviene in Senato: “La Serie A a 18 squadre”

Redazione
Napoli De Laurentiis

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è intervenuto quest’oggi in Senato durante una delle audizioni riguardante l’affare “prospettive di riforma del calcio italiano”. De Laurentiis esprime il suo malcontento riguardo la quantità di squadre da cui è composta la Serie A. Propone, quindi, il ritorno ad un campionato a 18 squadre sostenendo che la Lega Serie  A sia attualmente tenuta in piedi da un gruppo ristretto di club. Di seguito il discorso riportato dal Corriere dello Sport:

“La Lega di Serie A non avrà mai la forza di ridurre il numero di squadre, lo deve fare il governo che deve prendere atto del fatto che non ci sono più i fatturati possibile per giustificare l’esistenza di tutte queste squadre. La Serie A è portata avanti da 6-8 società, tutto il resto è fuffa”.

“Non possiamo continuare ad accumulare debiti. Il Napoli ha chiuso il bilancio con un utile di 83 milioni, ma con quale fatica? Queste 6-8 società, con la maggioranza, creerebbero quei presupposti di maggiore economicità della quale beneficerebbero anche le squadre minori che si devono fidare senza creare ostacoli per una mollica in più”.

De Laurentiis interviene in Senato: “La Serie A a 18 squadre”

Successivamente, nel corso della seduta in senato, De Laurentiis interviene anche sul tema degli stadi e dei procuratori sportivi.

Ecco le parole del presidente: “Si è fatta una legge per accelerare, ma è tutto da vedere. Poi c’è la questione tifo. In Inghilterra gli hooligans sono stati messi fuori. Noi abbiamo tifoserie condizionanti che possono dettare leggi limitative sul piano della frequentabilità dello stadio”.

“Procuratori? Bisogna eliminare i loro ricatti, una vera problematica per l’indebitamento del sistema calcio. Come si combattono? Allungando per legge la possibilità di fare contratti da almeno otto anni. Così dopo i primi due anni il procuratore non va da altri club per far salire il salario previsto inizialmente per quel calciatore”.