Camorani: “Chiesa-Inter, Marotta ci proverà. Motta sbaglia…” ESC

Alfonso Camorani, ex centrocampista del Lecce, della Fiorentina e Siena, tra le altre, ha trattato diversi temi: Chiesa-Inter, Thiago Motta…
Ai microfoni di “Calcio Time“, trasmissione a cura della redazione EuropaCalcio.it, è intervenuto Alfonso Camorani, ex centrocampista del Siena, della Fiorentina e del Lecce, tra le altre. Diversi i temi trattati, tra il possibile interessamento dell’Inter per Chiesa e i presunti errori commessi da Thiago Motta in ottica mercato Juventus.
Chiesa–Inter: “Quella nerazzurra è la squadra da battere e lo sarà anche in vista della prossima stagione. Sono convinto che Marotta stia provando a sondare Chiesa e che ci proverà fino all’ultimo: il calciatore può andare all’Inter. Zitta zitta, la dirigenza nerazzurra proverà il colpo e sarà ancora più forte”.
Sul Milan: “Non mi convince la scelta in ottica allenatore e calciatori sui quali puntare: attualmente, lo vedo molto indietro nella griglia di partenza del prossimo campionato e avrei fatto scelte diverse quest’estate, anche se mi limito a commentarle da appassionato, non da addetto ai lavori”.
Sul Napoli: “Brescianini non lo vedo un profilo adatto al Napoli: penso ci siano calciatori e centrocampisti molto più pronti, per quanto sia un mediano di qualità, il Napoli ha bisogno di altro. Ha perso Zielinski, un punto di riferimento fondamentale e deve sostituirlo con un calciatore altrettanto forte o più valido: Frosinone non è Napoli, con tutto il rispetto per la squadra ciociara. Fossi un dirigente degli azzurri, non lascerei partire nemmeno Simeone perché è un calciatore che si spende e dà tutto per la maglia”.
Camorani a Calcio Time: “Ecco dove sta sbagliando Motta, a mio parere”
Sulla Juventus e le scelte di Thiago Motta: “Il primo errore è stato quello di rinunciare a Rabiot, ma ci saranno anche dinamiche economiche che avranno inciso nelle trattative. In generale, non condivido le decisioni del tecnico per i calciatori in uscita: sta facendo scelte discutibili, perché vendendo Chiesa si poteva pensare di tenere Soulé: parliamo di uno dei migliori prospetti in circolazione. Federico è un calciatore importante e non convocarlo nemmeno per le amichevoli penso sia sbagliato anche in ottica mercato, così come le situazioni Kostic, Szczesny e lo stesso Rabiot“.
Sulla Lazio e Tudor: “In Italia, penso che le cose funzionino al contrario. Probabilmente, Igor si è preso le proprie responsabilità e ha portato avanti la propria linea, che non è stata accettata dalla società. Ha un carattere tosto, duro, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti e fatico a capire la scelta del club”.
Sul Lecce, Corvino e Zeman: “Ricordo perfettamente quella rete al Bari e la vittoria del Campionato di Serie B: tutti, a Lecce, ricordano Camorani soprattutto per quel gol e sono felice di questo. Ho avuto la fortuna di conoscere Pantaleo Corvino, un dirigente lungimirante che opera in un determinato modo da vent’anni nel calcio: punta sui giovani e li valorizza da sempre. Il mio rapporto con Zeman, poi, era ottimo: una persona squisita, alla quale devo molto anche dal punto di vista della carriera e personale. Ha avuto il coraggio di parlare e ha pagato, ma ha sempre ribadito in maniera schietta cose che altri hanno pensato, ma non detto”.