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Calafiori: “Arsenal punto di partenza. La differenza tra A e Premier”

Anthony Ferrara
Calafiori Arsenal Premier

Riccardo Calafiori, ex centrale del Bologna passato all’Arsenal, ha parlato della differenza tra Serie A e Premier League: le sue parole

CALAFIORI ARSENAL PREMIER – Un viaggio partito da lontanissimo: Roma, passando per Basilea prima, e Bologna, poi, fino a Londra. Città considerata, comunque, come punto di partenza di una crescita costante, incredibile e per certi versi, quasi inaspettata. Riccardo Calafiori gioca da veterano anche in Premier League, campionato totalmente diverso dalla Serie A soprattutto per i ritmi forsennati e per la concezione di calcio delle squadre minori al cospetto delle big, come l’Arsenal, club che ha puntato sul suo enorme talento riportandolo anche in una posizione nella quale sembrava poter essere “uno dei tanti”, ovvero da terzino. Segno inequivocabile della trasformazione più mentale, che tecnica, operata da Thiago Motta, Mister che gli ha letteralmente cambiato la carriera in una sola stagione.

Contro il Manchester City di Guardiola, nel corso del super match di Premier League della scorsa settimana, Calafiori ha trovato anche la prima gioia in Inghilterra prendendosi le lodi di tutta la tifoseria e dell’opinione pubblica, ormai estasiata dalle sue prestazioni. Un periodo magico per il difensore il quale, intervenuto ai microfoni della Rai, ha risposto a diverse domande:

“Mi sono trovato benissimo sin da subito a Londra. La gente mi apprezza e non posso che ringraziare i compagni e tutte le varie componenti del club. Raggiungere la Premier League è un grande traguardo, ma lo considero un punto di partenza; non posso dire che questo campionato sia nettamente superiore alla Serie A, ma cambia sicuramente l’intensità del gioco e il fatto che le piccole squadre affrontano le big proponendo sempre un gioco offensivo e improntato al gol. Sembra di assistere ad attacco contro difesa, con molti duelli all’interno del campo: è sicuramente più spettacolare. Anche essendo in vantaggio di uno, due, tre reti, non si gestisce, ma si continua ad attaccare e offendere. Negli ultimi due anni mi è cambiata la vita, così come la carriera. Questo, anche per merito di tutte le persone che mi sono state accanto. Cerco di migliorare ogni giorno e di crescere continuamente”, ha chiosato Calafiori.