Cairo, parole d’addio al Torino: “Qui tra un anno? Non scommetto”
Urbano Cairo, presidente del Torino, ha rilasciato un virgolettato che sa molto d’addio al Torino: “Se hanno lasciato Berlusconi e Moratti…”
TORINO CAIRO ADDIO – Potrebbe lasciare, quindi non raddoppia e, anzi, apre le porte a un altro Toro, la RedBull, anche se non cita espressamente il colosso nel virgolettato rilasciato al quotidiano La Stampa. Urbano Cairo, Presidente del Torino, può considerarsi “uscente” e a confermare le insistenti voci che vedremmo il club granata passare di mano a stretto giro di posta, è il diretto interessato.
“Se resto al Torino e scommetterei sulla mia permanenza come Patron, tra un anno? Assolutamente no. Anzi, non metterei nemmeno un euro”. Dichiarazioni inequivocabili, che certificano la possibile cessione della società diciannove anni dopo la gestione più longeva della storia del Torino. Nell’ultimo periodo, tra l’altro, a acuire una situazione già abbastanza nebulosa hanno contribuito le proteste reiterate del tifo organizzato nei confronti del numero uno granata.
“Se investire 100 milioni fosse garanzia di successo, li investirei anche. Ne ho già messi 72 di tasca mia, mentre Pianelli vinse lo Scudetto con l’ammontare di 12 milioni di euro attuali. Quando arrivai, nel 2005, investii subito 10 milioni di euro di capitale al fatturato. I Friedkin, ad esempio, hanno investito dieci volte tanto e la Roma mi pare tutt’altro che solida. Il calcio di oggi non è più sostenibile per molti imprenditori italiani. E se hanno lasciato Berlusconi e Moratti…”. La chiosa finale di un Presidente pronto a far calare il sipario sulla storia più longeva del club, ma alla fine del proprio atto.
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