Salta al contenuto

Atalanta, Maldini: “Posto ideale per fare uno step”

Jacopo Petricciuolo
Daniel Maldini Atalanta ufficiale

Atalanta Maldini – Uno dei colpi movimenti dell’ultimo mercato invernale è stato l’acquisto di Daniel Maldini da parte dell’Atalanta: il figlio di Paolo ha rilasciato un’intervista a L’Eco di Bergamo parlando del trasferimento e degli obiettivi per il futuro.

Sul trasferimento – “Inizialmente sembrava tutto definito per l’estate. Poi ho sentito la forte determinazione dei Percassi e di mister Gasperini: hanno spinto perché venissi subito, e così la scelta è diventata molto semplice. Quando un club ti fa sentire così voluto, non puoi aspettare troppo”.

Accoglienza – “Devo dire che l’accoglienza è stata ottima fin da subito, sia da parte dei giocatori più esperti come Marten de Roon, sia da tutti gli altri compagni. Mi sono sentito a mio agio dal primo giorno, nonostante l’esperienza di un inserimento a metà stagione non sia mai facile”.

Posto ideale – “Era chiaro che fosse il posto ideale per fare uno step importante nella mia carriera. Una società seria, molto ben organizzata, con strutture che ti permettono di dare sempre il massimo. A Zingonia ho avuto la conferma di ciò che immaginavo dall’esterno. Anche se devo dire che nella mia carriera finora, da Milanello al centro del Monza, ho sempre trovato ottime condizioni per lavorare”.

Atalanta, Maldini: “Posto ideale per fare uno step”

Pressione del cognome – “Non la vivo come una pressione. So che può sembrare strano, ma da sempre sono abituato a convivere con questa situazione e non mi ha mai dato fastidio, neanche da piccolo. Più che un peso, è qualcosa che ti abitui a gestire naturalmente”.

Su Paolo Maldini – “Certamente mio padre, con la sua esperienza, è prezioso. Mi ha dato consigli importanti, ma tutta la famiglia mi sostiene sempre nelle scelte, incluso questo passaggio all’Atalanta. È fondamentale avere persone vicine che ti supportano”.

Su Gasperini – “È vero, tutti dicono che il calcio di Gasperini è molto particolare e lo confermo. Richiede tempo adattarsi, ma sto imparando in fretta e fisicamente sto sempre meglio dopo l’infortunio. Sto entrando nei meccanismi del suo gioco e ogni giorno noto miglioramenti”.

Numeri realizzativi – “Probabilmente una continuità fisica ottimale e il fatto di giocare in posizioni spesso diverse. È vero che i numeri non mentono e devo fare meglio sotto porta. Sono convinto però che, inserendomi bene negli schemi offensivi dell’Atalanta, potrò incrementare gol e assist in modo naturale”.

Salto di qualità – “Le motivazioni sono altissime ovunque. Certo, gli obiettivi sono diversi, ma la determinazione e gli stimoli che servono in campo sono sempre gli stessi. Il salto di qualità, però, è evidente”.

LEGGI ANCHE:

  1. Bologna, Fabbian piace al Milan: intreccio con l’Inter
  2. Igor Tudor forte candidato per la panchina dell’Atalanta se Gasp…
  3. La Juventus vuole trattenere Renato Veiga: trattativa in vista