Atalanta, D’Amico: “Lookman-Koop: che fatica! Sul Milan dico…”

Tony D’Amico, Direttore Sportivo dell’Atalanta, è intervenuto in un’intervista nella quale ha parlato del Milan e dei casi Lookman-Koop
D’AMICO MILAN LOOKMAN KOOP – Un progetto a lungo termine, ricco di successi e soddisfazioni. Un piano pluriennale dal quale puntano a prendere spunto diverse società in giro per l’Italia e l’Europa in termini tecnici e finanziari, in base a un grande motto: “Si può vincere anche con i conti a posto”. Uno dei grandi fautori della grande ascesa dell’Atalanta fino alla conquista delle vette europee è, sicuramente, Tony D’Amico. Gli avvicendamenti in casa della Dea sono stati diversi nell’ultimo periodo, non ultimo, il saluto di un’istituzione quale Gian Piero Gasperini, tecnico che ha condotto i nerazzurri per cinque volte in Champions League nelle ultime sette stagioni e conquistato un trofeo prestigioso quale l’Europa League. Tanti cambiamenti, addii, che non hanno compreso il nome di Tony D’Amico, dirigente pur al centro di numerose voci di mercato che lo accostavano al Milan di Gerry Cardinale.
Obiettivo primario di Giorgio Furlani, Amministratore Delegato del club rossonero, D’Amico ha optato per restare alla corte della Dea, con il Diavolo che ha ripiegato su Igli Tare. Intercettato dai microfoni de La Gazzetta dello Sport, il Direttore Sportivo dell’Atalanta ha disquisito di diversi temi, casi Lookman e Koopmeiners compresi. “Le loro situazioni sono state molto simili e tutt’altro che piacevoli da gestire. Improvvisamente, ti ritrovi a risolvere questioni spinose con ragazzi con i quali hai vissuto mille cose.”
“Non è semplice andare oltre certe emozioni. Le voci di un accostamento al Milan? Devo dire che non mi sono mai visto, nemmeno per un giorno, lontano dall’Atalanta. Ho letto tantissime cose, ma collaboro ancora con questa grande società. Per quanto riguarda gli acquisti che ricordo con più piacere, direi Amrabat e Zaccagni al Verona: due intuizioni che si sono rivelate vincenti”, ha concluso D’Amico.