Zirkzee su Arnautovic: “Meglio si sia trasferito all’Inter, perchè…”

Joshua Zirkzee, centravanti del Bologna e leader offensivo dei rossoblù, ha parlato dell’addio di Arnautovic in direzione Inter
L’addio di Arnautovic al Bologna, in direzione Inter, ha rappresentato una sorta di svolta per l’esperienza italiana di Joshua Zirkzee, e non solo per le dichiarazioni del diretto interessato a Il Corriere dello Sport. Il centravanti tulipano sembra davvero in procinto di far sbocciare l’immenso talento mostrato a corrente alternata nella passata stagione, proprio a causa della presenza in rosa dell’ex numero 9, passato poi alla corte di Inzaghi nel corso dell’estate.
Le due reti realizzate in Serie A nella stagione in corso, l’ultima proprio contro i nerazzurri dopo una bellissima azione solitaria, non rendono davvero giustizia all’enorme apporto dell’ex Bayern Monaco alla squadra di Motta in quest’avvio. L’enorme potenziale di Zirkzee lo rende centravanti moderno, una specie di nove e mezzo, come si suol dire per specificare le qualità tecniche dell’olandese, abilissimo a cucire le transizioni offensive dei felsinei.
Per rifinire la mole di occasioni create dalla squadra da vero e proprio bomber ci sarà tempo, ma Zirkzee ha ammesso di essere già al lavoro per colmare qualche piccola lacuna di un ingente bagaglio tecnico a sua disposizione: “Dovrei essere più egoista davanti alla porta, probabilmente. Queste caratteristiche potrebbe portarmi a segnare più reti, ma sto lavorando anche per questo”.
Zirkzee su Arnautovic: “Meglio si sia trasferito all’Inter, perchè…”
Infine, il numero 9 ha parlato dell’addio di Arnautovic, suo grande amico fuori dal campo, al Bologna, in quella che potrebbe rappresentare una sliding door importante per il futuro di Zirkzee: “Non sono un elemento semplicissimo con cui avere a che fare, lo riconosco. È difficile che la testa regga quando giochi poco: per questo, l’ultima stagione, è stata complicata. L’addio di Marko è stato un bene, con tutto il rispetto per il nostro rapporto, perché un amico. Mi ha chiamato anche dopo la prima rete realizzata contro il Cagliari ed è stato gentilissimo. Con lui in squadra non avevo così tanta possibilità di giocare e, se fosse ancora qui, sarebbe più complicato esprimermi con così tanta continuità”.