Vicario: “Vi svelo il mio sogno più grande. Sul bimbo ucraino…”

Guglielmo Vicario, grande protagonista dell’Empoli e portiere in orbita Nazionale, si è confessato in una lunga intervista
Guglielmo Vicario, estremo difensore dell’Empoli che, a più riprese, ha indossato i panni Superman per salvare la porta della propria squadra, viene considerato ormai da tifosi e addetti ai lavori una vera e propria certezza tra i pali. L’altissimo livello raggiunto portiere classe 1996 in terra toscana gli sta spalancando le porte della Nazionale di Roberto Mancini, il quale l’ha già convocato per le ultime gare di Nations League contro Ungheria e Inghilterra.
Vicario: “Vi svelo il mio sogno più grande. Sul bimbo ucraino…”
Intervenuto ai microfoni de Il Corriere della Sera, Vicario ha svelato i suoi sogni tinti di azzurro: “Entrare a far parte della selezione azzurra è davvero incredibile e stimolante: varcare le porte di Coverciano è un’emozione indescrivibile. Ho potuto constatare la bontà del progetto e il grande gruppo che si è creato all’interno dello spogliatoio: sono tutti ragazzi splendidi e grandi professionisti. Si respira un bel clima: c’è la volontà di andare avanti e ripartire. Il mio vero sogno nel cassetto è quello di far parte dei convocati per il Mondiale 2026“.
Sul suo idolo d’infanzia: “Non ho alcun dubbio: Gigi Buffon. Ricordo perfettamente la sera di Italia-Svezia, dopo la mancata qualificazione al Mondiale russo: non riuscii a trattenere le lacrime. Fu dolorosissimo. Venerdì sera sfiderò la Juventus nel suo stadio e sarà davvero emozionante; c’è grandissimo rispetto per i bianconeri, ovviamente, ma l’Empoli dovrà fare la propria partita e concedere poco o nulla per riuscire nell’impresa. Ci proveremo, questo è sicuro, anche se sappiamo quanto sarà difficile affrontare una squadra così blasonata”.
Il portiere scuola Udinese, poi, ha raccontato un aneddoto molto toccante riguardo un bimbo ucraino adottato dalla sua famiglia, ad Udine: “Subito dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, abbiamo deciso di accogliere Milan e la sua mamma a casa nostra. Siamo davvero legati e ci sentiamo sempre: quest’estate, per farlo integrare sin da subito nel nostro Paese, lo abbiamo iscritto al centro estivo. Sta imparando la lingua, frequenta la prima media e si sta ambientando perfettamente. Fosse per noi, se Milan e la sua mamma avessero intenzione di restare ad Udine, potrebbero restare per sempre: fanno parte della nostra famiglia”. Firmato Guglielmo Vicario: un campione dentro e fuori dal campo.