Torino, Vanoli: “Pressione parte di mentalità vincente, mi piacciono sfide e responsabilità forti”

Paolo Vanoli, nuovo allenatore del Torino ha parlato oggi in conferenza stampa. Le sue dichiarazioni:
“Dobbiamo cercare la pressione se vogliamo migliorare, chi ha mentalità va a cercarla, il voler cercare sempre di alzare l’asticella anche personalmente come allenatore e fa parte di una mentalità vincente, la ricerca della perfezione, del dettaglio, sempre quel qualcosa in più per arrivare ad un obiettivo. E’ un processo di step“.
Il calcio per Vanoli: “Per me è una grossa passione, a volte mi vergogno un po’ del mio atteggiamento in campo che mi porta oltre ma voglio che il mio giocatore sia appassionato, capisca perché succede questo, mi piacciono le sfide e responsabilità forti. Le esperienze mi hanno aiutato tanto come in Russia, mi piace coinvolgere il giocatore e fargli capire perché venire al campo. Il calcio dev’essere un’orchestra, come mi disse Sacchi, in tutte le sue fasi all’interno di una partita perché la sinfonia è anche capire il momento. E’ una frase che mi ha aperto, tanti strumenti che non devono stonare“.
La fascia di capitano a Zapata: “E’ un ragazzo che rappresenta i valori di questo club, ha l’esperienza giusta ed è arrivato il momento di responsabilizzarsi; penso abbia tutte le qualità per rappresentare al meglio questo club e i suoi compagni. Non dimentichiamoci che all’interno di uno spogliatoio ci possono essere anche altri leader, tecnici, di personalità“.
Su Schuurs: “Gli ho detto di andare un po’ in vacanza, è un ragazzo giovane ed è giusto per quello che sta passando staccare un po’, poi affronteremo bene il suo percorso di guarigione. Al direttore chiedo caratteristiche fisiche, tecniche che io cerco, poi lui ha dei profili e insieme facciamo la scelta“.
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