Tolu Arokodare, stella in orbita Italia: anche l’Atalanta sull’attaccante

L’Atalanta, orfana di Retegui e con il possibile addio di Ademola Lookman, potrebbe iscriversi alla corsa per Tolu Arokodare del Genk
ATALANTA AROKODARE TOLU – L’estate delle rivoluzioni, dalle parti di Bergamo, è cominciata con l’addio di Gian Piero Gasperini – nove anni dopo l’insediamento di un tecnico che ha scritto la storia con l’Atalanta – passando per alcuni addii dolorosi. Su tutti, almeno per il momento, quello di Mateo Retegui, centravanti capace di entrare a piedi pari negli almanacchi del club, in virtù delle 25 reti realizzate in un solo campionato. Senza contare quello possibile per Ademola Lookman, attaccante nigeriano da tempo in cerca di nuove avventure e per il quale potrebbe profilarsi un possibile trasferimento all’Inter. Ergo, considerando i tanti stravolgimenti nel reparto offensivo, in attesa del miglior Scamacca, la Dea è pronta a rituffarsi nel mare del mercato degli attaccanti. In lista, c’è un nuovo nome da sottolineare: Tolo Arokodare.
Gigante del KRC Genk, anch’egli nigeriano e nel giro della Nazionale maggiore, al pari di Lookman. Il classe 2000 sta registrando notevoli passi in avanti anche dal punto di vista tecnico, con lo stesso valore del mercato quadruplicato in meno di due stagioni. Acquistato dai belgi nel corso della sessione invernale 2023 per 5 milioni di euro, Arokodare ha già avuto modo di timbrare il personalissimo cartellino ben 40 volte nelle prime 108 apparizioni in Jupiter League, la massima serie belga. Il profilo dell’attaccante nigeriano sarebbe già in orbita Serie A da tempo, con il Milan che ne avrebbe valutato l’investimento, prima di concentrare tutti i propri sforzi estivi su Dusan Vlahovic, centravanti per il quale si tenteranno di aprire scenari rossoneri ad agosto inoltrato.
L’Atalanta s’iscrive alla corsa per Arokodare per il post Retegui
Secondo quanto riferito da La Gazzetta dello Sport, l’Atalanta potrebbe inserirsi piazzando il blitz per ottenere il cartellino dell’attaccante classe 2000 e attribuire nuove certezze al reparto dopo l’addio del capocannoniere dello scorso campionato. Addio doloroso, certo, quello di Retegui. Eppure, la Dea ha già ampiamente mostrato di saper sopperire alle partenze dei migliori.