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Thorsten Fink, tecnico KRC Genk: “Vogliamo vincere il campionato” – ESCLUSIVA EC

Manos Staramopoulos
Thorsten Fink

Thorsten Fink, allenatore del KRC Genk, squadra di Pro League belga, ha rilasciato un’intervista esclusiva a Manos Staramopoulos per EuropaCalcio.it. L’ex calciatore tedesco, noto per le sue esperienze al Bayern Monaco, ha parlato del suo lavoro a Genk, delle ambizioni del club, del talento emergente Konstantinos Karetsas e del calcio belga.

1. Sei alla guida del Genk da circa sei mesi. Quali cambiamenti hai apportato alla squadra?

“Abbiamo lavorato molto sulla mentalità. La leadership tecnica è fondamentale e credo che la fiducia reciproca sia essenziale per il successo. Ho cercato di far capire a tutti l’importanza di credere l’uno nell’altro, creando un buon spirito di squadra. I primi risultati sono positivi, ma la stagione è lunga. La parte tattica arriverà in un secondo momento, ma la mentalità è stata la base su cui ho lavorato fin dall’inizio.”

2. Il Genk è in testa alla classifica, con una partita in meno rispetto all’Anversa. Ti aspettavi questo risultato così presto?

“È una situazione che apprezziamo, ma siamo solo all’inizio. La stagione è lunga e il nostro obiettivo è lottare per il titolo. Stiamo giocando bene, con un calcio offensivo che piace – sottolinea Thorsten Fink – ma sappiamo che ci saranno sfide difficili. Abbiamo ancora molto lavoro da fare, come abbiamo visto nell’ultima partita, dove abbiamo perso 4-0. Per me è importante che la squadra continui a crescere.”

3. Il Genk non vince il campionato dal 2019. Pensi che quest’anno sia il momento giusto per tornare al trionfo, considerando l’assenza di impegni europei?

“Sì, non siamo più distratti dalle competizioni europee e possiamo concentrarci completamente sul campionato. Non è facile vincere, ci sono avversari forti come Anderlecht e Club Brugge, ma possiamo farcela se continuiamo a lavorare duramente. Il percorso è ancora lungo, ma siamo sulla strada giusta.”

4. Come vedi il cambiamento del campionato belga negli ultimi anni?

“Il calcio belga è molto cambiato. Le squadre più importanti come Anversa, Anderlecht e Club Brugge hanno investito molto nelle loro accademie e stanno producendo giovani di qualità. L’intensità del campionato è aumentata grazie anche all’uso dei dati GPS, che ha reso il calcio più veloce e competitivo. Il Belgio sta diventando uno dei centri più interessanti per i giovani talenti, grazie all’investimento nel settore giovanile.”

5. Parliamo di Konstantinos Karetsas, il giovane talento greco di 16 anni della tua squadra. Quali sono le sue prospettive?

Karetsas è un talento straordinario, ma deve ancora imparare molto. Ha un enorme potenziale e, per quanto mi riguarda, sono felice di averlo con noi. Gli stiamo dando tempo per crescere e imparare, anche se ha già dimostrato di poter dare il suo contributo. Deve lavorare sodo, ma sono sicuro che, se manterrà la calma e continuerà a lavorare, diventerà uno dei migliori calciatori d’Europa. Ha una grande attitudine e capisce velocemente.”

6. La nazionale belga non è riuscita a emergere negli ultimi grandi tornei. Cosa sta succedendo e come vedi il futuro della squadra?

“La situazione attuale della nazionale belga non è ideale, ma ci sono tanti talenti che giocano nei migliori campionati d’Europa. Penso che, con il tempo e qualche cambiamento, possano tornare più forti. La squadra ha bisogno di un po’ di rinnovamento, ma i giocatori più esperti possono ancora fare la differenza. Sono sicuro che, con un po’ di pazienza, la nazionale belga tornerà a competere ai massimi livelli.”

7. Cosa pensi del nuovo formato delle competizioni UEFA?

“Non ho ancora un’opinione definitiva sul nuovo formato, bisognerà vedere come si evolverà. È un cambiamento che porterà molte partite e una maggiore intensità, ma è troppo presto per giudicare. Dobbiamo concederci un po’ di tempo per capire se questo nuovo sistema porterà benefici a lungo termine.”

8. La nazionale tedesca ha faticato al recente Europeo. Pensi che potrà fare meglio ai Mondiali tra due anni?

“La Germania sta attraversando un periodo di cambiamento, con l’introduzione di nuovi giovani talenti e qualche modifica nella rosa. Nagelsmann sta facendo un buon lavoro, ma dobbiamo aspettare per vedere se riusciranno a ottenere risultati migliori ai Mondiali. Con il tempo, sono sicuro che la Germania sarà pronta per competere al top.”

Thorsten Fink ha tracciato un bilancio positivo dei suoi primi mesi alla guida del Genk, con il club in cima alla classifica e con una squadra giovane e promettente. Le sue parole su Konstantinos Karetsas e sul calcio belga riflettono una visione ambiziosa e realistica, pronta a puntare al massimo anche senza distrazioni internazionali.