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Sporting CP – Porto: molto fumo e (anche) arrosto in Alvalade

Redazione
Felipe per il dopo Godin

Coppa del Portogallo (Stadio José Alvalade, Lisbona) – Molto fumo ma anche arrosto nel classico portoghese tra Sporting CP e FC Porto, gara d’andata valevole per l’accesso alla finale della Coppa del Portogallo.

In uno stadio José Alvalade completamente gremito, è andato in scena l’ennessimo scontro con il coltello fra i denti tra leoni e dragoni. Quella a cui abbiamo assistito è stata una gara dura, combattuta, a tratti frammentata, ma dove nessuna delle due squadre si è risparmiata.

È stata una gara, lasciatecelo dire, anche solidale con i terribili fatti che stanno accadendo in Ucraina, tanto che il capitano dello Sporting CP, Sebástian Coates, ha usato una fascia con i colori della bandiera ucraina. I suoi compagni, e anche gli avversari del Porto, avevano tutti al braccio una fascia nera col simbolo della pace, in segno di protesta contro la guerra.

Sporting CP – Porto: molto fumo e (anche) arrosto in Alvalade

A onor di cronaca, dobbiamo riportare anche un altro fatto increscioso, ovvero il comportamento anti sportivo della curva leonina che, ripetutamente nel corso della gara, si è resa protagonista del  lancio di fumogeni verso la porta. Il fumo copioso ha fatto sì che la partita fosse interrotta diverse volte.

Un comportamento assolutamente anti-sportivo e da condannare, e che nulla ha a che vedere con i princìpi del calcio e dei veri supporter.

La prima parte della gara, nonostante sia stata giocata a muso duro da entrambe le squadre, non ha regalato di fatto molte emozioni in termini di occasioni e spettacolo.

Sporting CP – Porto: molto fumo e (anche) arrosto in Alvalade

La squadra ospite sembra entrare fin da subito più aggressiva in campo, ma con il passare del tempo lo Sporting CP riesce a prendere le misure e ad effettuare anche un efficace possesso di palla, neutralizzando la costruzione di gioco degli avversari.

La prima vera occasione della gara arriva solo al 22’: Matheus Nunes recupera in area sulla destra una palla che calcia di prima intenzione, scaricando una gran botta verso la porta (che non inquadra) difesa da Marchesin.

Il gioco continua a muso duro e in maniera frammentata, ma sempre con correttezza, senza reali occasioni nè da una parte e nè dall’altra.

Alla mezz’ora possiamo segnalare due episodi susseguiti dello Sporting CP. Il primo, vede l’atterramento in area di Paulinho da parte di Bruno Costa, ma l’arbitro senza esitazione decreta che il fallo è stato commesso prima di entrare in area.

Pochi secondi dopo, nel susseguirsi dell’azione (e confusione) creata dall’atterramento, Ugarte dalla distanza cerca di sorprendere Marchesin ma senza successo.

Al 35’, e poi di nuovo al 47’, è Pedro Porro a rendersi protagonista di due azioni di rilievo. Nella prima, tenta una sforbiciata in area dalla destra, su cross di Nuno Santos, ma il numero 24 non aggancia la palla per un soffio. Successivamente, ci riprova sempre dalla destra, di piede sinistro, controllando e tirando un buon diagonale che va di poco sopra la porta.

Si va al riposo dunque sullo 0-0.

Il secondo tempo sembra avere lo stesso volto del primo; infatti le due squadre entrano subito forte in gara, con lo Sporting CP che sostituisce Nuno Santos con Edwards, cercando di dare ancora più profondità alla manovra offensiva.

Al 47′ finalmente si sblocca la partita: Porro batte una punizione dall’estrema sinistra dell’area di rigore, facendone un passaggio diretto per Pablo Sarabia; il quale, con un tiro vellutato a giro, insacca Marchesin per l’1-0 leonino.

Sporting CP – Porto: molto fumo e (anche) arrosto in Alvalade

La squadra di Sérgio Conceição non perde la testa, e cerca subito di recuperare lo svantaggio, cominciando ad attaccare ancora più insistentemente.

Al 58′ arriva di fatto l’episodio che cambia la gara: Pedro Porro, nel tentativo di recuperare e allontanare un pallone dalla propria area, atterra Evanilson, l’arbitro non ha dubbi e concede il rigore.

A trasformarlo è Terami che, con freddezza, insacca nell’angolino basso l’1-1 che riapre tutto.

Il rigore cambia decisamente l’atteggiamento delle due squadre in campo; lo Sporting CP cerca di reagire, ma senza più riuscire a mantenere la calma, il Porto invece, guadagna sempre più fiducia nelle sue manovre.

La tanta insistenza alla fine ripaga i dragoni che, al 64′, in un’azione tutta in velocità, vanno in vantaggio con Evanilson; il quale, di tacco, concretizza un cross di Terami.

La squadra di Amorim però non si arrende, tanto che al 66′ un cross di Porro dalla destra non trova per un soffio la testa di Coates.

I leoni tentano il tutto per tutto: fuori Neto per Slimani, spostando Porro su una posizione più difensiva.

All’83’ entra anche Toni Martínez per il Porto, e con lui in campo la squadra di Conceição va più volte vicina al terzo gol.

Negli ultimi 8 minuti di recupero, ci sono altre fiammate da entrambe le parti, ma il risultato finale rimane 2-1 in favore del Porto.

Il 20 Aprile si disputerà la gara di ritorno allo stadio Do Dragão, per decidere chi fra le due contendenti andrà in finale.

 

Tabellino: 

Sporting CP 1- 2 FC Porto (48’ Sarabia, 58’ Taremi, 64’ Evanilson)

Sporting CP (3-4-3): Adán; Matheus Reis, Coates, Matheus nunes, Nuno Santos (45′ Edwards), Luís Neto (70′ Slimani), Ugarte, Pablo Sarabia, Paulinho, Pedro Porro, Gonçalo Inacio. All. Rúben Amorim

FC Porto (4-4-2): Marchesin, Pepe, Matheus Uribe, Taremi, Zaidu, Marko Grujic (60′ Pepê), Mbemba, Vitinha, Bruno Costa (60′ João Mário), Evanilson (83′ Toni Martínez), Fábio Vieira (60′ Otávio). All. Sérgio Conceição

Arbitro: Artur Soares Dias

VAR: Hugo Miguel