Roma Pellegrini: “Come Totti nessuno. Sempre grato a Rudi Garcia”

Roma Pellegrini – In questi giorni di quarantena, le società di calcio intrattengono i propri tifosi con delle interviste ai propri giocatori. Questo è possibile grazie all’uso dei social network e, dopo l’intervista di Zaniolo su Instagram, ieri sera è stato il turno di Lorenzo Pellegrini sul canale Twitter della Roma. Di seguito le dichiarazioni del centrocampista giallorosso e riportate da alfredopedulla.com:
Uno sport diverso dal calcio.
“Il Tennis. è lo sport che seguo di più. È molto diverso dal calcio, essendo un sport individuale si conta solo sulle proprie forze. Da piccolo l’ho praticato ma non sono molto forte, mi piace più guardarlo. I miei tennisti preferiti sono Federer e Djokovic”.
Com’è stato l’esordio a Cesena?
“Rudi Garcia prima di ogni partita bussava alla porta di tutti i giocatori per fare l’in bocca al lupo e per dare le ultime direttive. Quel giorno mi disse di tenermi pronto. Io fremevo dalla voglia di giocare. Quando mi mandò a fare il riscaldamento capii che forse era arrivato il momento di esordire. Non lo ringrazierò mai abbastanza per questo, abbiamo un bellissimo rapporto. Una volta entrato po’ di paura c’era. La tensione era forte, ma una volta in campo tutto è diventato più facile”.
Roma Pellegrini – Alcuni ti paragonano a Francesco Totti.
“Io non sarò mai Francesco, lui è una leggenda, un campione, un punto di riferimento. Ovviamente sentire dire queste cose mi fa molto piacere, ma Francesco è Francesco e come lui non ne nascerà un altro. Totti è Totti, io sono Lorenzo. Non saprei dire a chi somiglio, non mi piace fare paragoni, cerco solo di essere il miglior Lorenzo da mettere a disposizione della Roma”.
Il tuo sogno più grande.
“Vincere. Cerco di imparare il massimo da chi ha già vinto, di assorbire la giusta mentalità. So che per riuscirci non bisogna mai mollare di un centimetro ed è questo ciò che provo a fare. Poi ci sono momenti negativi e positivi. La differenza la fa come si affrontano e io cerco sempre di essere sereno di pensare solo a lavorare. Cerco sempre di immaginarmi come un treno che segue i suoi binari senza fermarsi mai qualunque sia l’ostacolo. Questo è quello che mi auguro, per me e per la mia squadra: tornare a vincere”