Protocollo FIGC, tutte le misure da adottare. Priorità alla Serie A

PROTOCOLLO FIGC – Attraverso i propri canali ufficiali, la FIGC ha diramato un comunicato con il protocollo che le squadre dovranno seguire per la regolare ripresa dell’attività sportiva.
PROTOCOLLO FIGC – Questo il testo della nota.
“Il protocollo, ispirato ai principi di semplicità, fattibilità e attendibilità, prevede una serie di prescrizioni e raccomandazioni; per l’individuazione e la conservazione di un ‘gruppo squadra’; formato, oltre che dai calciatori, anche dallo staff tecnico, dai medici, dai fisioterapisti, dai magazzinieri e dal personale più a stretto contatto con i calciatori, che risulti completamente ‘negativo’.
In via preliminare, il lavoro della Commissione raccomanda il ritiro chiuso almeno per il primo periodo di allenamento, modello preparazione estiva; propedeutico alla piena ripresa dell’attività e con la sorveglianza del medico sociale e/o del medico di squadra.
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Il ritiro sarà preceduto da uno screening (72-96 ore prima di iniziare) a cui si dovrà sottoporre tutto il ‘gruppo squadra’. Tali indagini prevedono, oltre all’esecuzione del test molecolare rapido e del test sierologico (con la tipologia che sarà indicata dalle autorità competenti), un’anamnesi accurata; una visita clinica (valutazione degli eventuali sintomi e misurazione della temperatura corporea) ed esami strumentali e del sangue.
Peraltro, su input della stessa FIGC che, per facilitare l’espletamento di tutte le procedure di screening e favorire una migliore organizzazione logistica, è previsto si possa prendere in considerazione la possibilità di consigliare una ripartenza a tre velocità; priorità alla Serie A, per poi proseguire con Serie B e Serie C.
Il luogo per l’allenamento deve essere ovviamente sanificato; intendendo per luogo sia il Centro Sportivo sia le palestre, gli spogliatoi e gli alberghi qualora i club non abbiano una propria sede per il ritiro. Il protocollo poi si incentrerà nella gestione del ritiro; con attenzioni specifiche alle varie attività di allenamento e sull’organizzazione per l’impiego delle diverse strutture, compresa la sala medica e fisioterapica.
Con il contributo del responsabile medico dell’Aia Angelo Pizzi, le prescrizioni saranno adeguate anche ai direttori di gara; tenendo presente le specificità della categoria.
Terminata la riunione odierna, il presidente Zeppilli farà una sintesi degli eventuali ulteriori contributi dei componenti per poi finalizzare il documento; che il Presidente Gravina trasmetterà quanto prima per la valutazione ai Ministri per lo Sport Vincenzo Spadafora e della Salute Roberto Speranza”.