Napoli-Atalanta, così Conte e Gasperini nel post gara

Napoli-Atalanta, gara dell’ora di pranzo valida per l’undicesima giornata di Serie A 2024/25 si conclude 0-3 con la doppietta di Lookman nella prima mezz’ora e poi la rete finale di Retegui nel recupero. In conferenza stampa, ecco le dichiarazioni principali dei due allenatori.

Gian Piero Gasperini (Atalanta)

“E’ stata una partita quasi perfetta, venire a giocare a Napoli con il Napoli in questo momento, una striscia straordinaria in questo stadio e una personalità, lo abbiamo fatto con grande consapevolezza. La vittoria in Europa League ha dato più garanzia, sicurezza, autostima e sono in grado anche in un ambiente così difficile per noi di tirare una prestazione del genere e questo non può che farci piacere. L’Atalanta ha un nucleo molto forte, abbiamo perso Koop, giocatore straordinario per noi ma sono arrivati tanti giocatori, Retegui si è inserito velocemente, se riusciremo ad alzare il livello del nucleo importante della squadra determinerà quanto possiamo essere competitivi. Scudetto? Siamo all’undicesima partita, non posso ragionare in questi termini oggi; se fai ventisette prestazioni del genere…“.

Antonio Conte (Napoli)

“Bisogna valutare l’avversario che hai di fronte, ho poco da rimproverare ai calciatori per quello che hanno dimostrato, messo in campo e poi ci sta che trovi una squadra più forte, lo devi prendere in considerazione. Non penso che abbiamo perso la partita perché venuta meno la voglia, l’applicazione; nei gol ci sono situazioni migliorabili, nel complesso ho poco da rimproverare ai ragazzi, hanno dato tutto, cercando di andare oltre l’ostacolo che oggi era molto alto. Sono nettamente più avanti rispetto a noi, l’Atalanta è una presenza fissa in Champions, ha vinto l’anno scorso l’Europa League contro un Bayer Leverkusen imbattuto fino alla finale, è la dimostrazione che con pazienza e voglia di lavorare si può creare un qualcosa che oggi è una realtà, un incomodo per le solite note, che piaccia o non piaccia. Complimenti a loro. Odio le bugie e dire cose che realmente non penso, dirò sempre la verità: siamo qui per lavorare e cercare di costruire perché sono stato chiamato per ricostruire una situazione e mettere delle basi, ci dev’essere un lavoro e ci vuole calma, pazienza“.

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