Milan, Gattuso parla in vista della Fiorentina: “Mi tengo stretto Higuain. Su Montolivo…”

[df-subtitle]Gattuso: “Cutrone? Ha chiesto scusa ai compagni. Non aspettatevi un grande mercato. Calhanoglu mezz’ala non me lo sono inventato io”[/df-subtitle]
Il tecnico del Milan Gennaro Gattuso ha parlato nella classica conferenza stampa pre-partita in vista della gara di domani pomeriggio a San Siro contro la Fiorentina. Ecco le sue parole.
Si comincia analizzando quello che manca al Milan per diventare grande: “Sono convinto che faremo qualcosa in più rispetto alle ultime prestazioni. Quando dobbiamo dare il colpo del ko e fare il salto di qualità, falliamo. Quando arrivano le partite importanti non riusciamo a vincere. Mancano un po’ di personalità ed esperienza, facciamo fatica a fare il salto di qualità. Abbiamo finito l’emergenza dei difensori, adesso c’è quella del centrocampo, ma non dobbiamo tirarci le martellate. Dobbiamo dare tutti un qualcosa in più. Mi preoccupa il fatto che potevamo allungare e non l’abbiamo fatto. Dopo Atene, la partita di Bologna è stata giocata in modo scolastico, ci è mancata la stoccata. Le altre squadre, come l’Inter, a Bologna hanno giocato così, ma trovando la stoccata decisiva. Mi preoccupa la testa dei miei giocatori”.
Sulla Fiorentina: “Affrontiamo una squadra con buoni giocatori tecnicamente. Dobbiamo essere bravi a imporre il nostro gioco e non dare campo. Loro giocano sui 60-70 metri, noi non possiamo permettercelo”.
Su Higuain: “Scambio con Morata del Chelsea? Non mi risulta, mi tengo stretto Higuain. Negli ultimi anni, il Chelsea non ha comprato giocatori di 30-31 anni. Higuain sta attraversando un momento non positivo, come tutta la squadra. Per come lo conosco e tutto il tempo che passo con lui, è normale che a livello mentale non vivi bene il periodo senza gol. Io parlo di calcio, lui non mi ha fatto presente questa problematica a livello di contratto. Il problema non è solo Higuain, ma tutta la squadra che gioca con il freno a mano tirato. Non ho nessun dubbio: mi creo dubbi quando non metto in condizione una squadra di rendere come deve. Facciamo fatica a sviluppare, non lavoriamo bene con le catene. In questo momento la questione non è solo Higuain. Senza Suso facciamo fatica a sviluppare, ad esempio”.
Sul quarto posto: “Il primo giorno, la società mi ha chiesto di arrivare in Champions. Siamo quarti, ma sembra che siamo ottavi o noni. Dobbiamo darci una svegliata, io faccio il mio lavoro con serenità e grande voglia. Sono tranquillo. Uscire contro l’Olympiacos è stata una mazzata. Dobbiamo continuare a lavorare con serietà: se pensate che siamo più forti di quello che stiamo dimostrando, sono chiacchiere che non mi riguardano. All’inizio siamo partiti lenti, non abbiamo vinto partite che dovevamo vincere. Siamo stati avvantaggiati anche dai risultati delle altre rivali. Abbiamo pregi e difetti, dobbiamo riuscire a incidere e far male agli avversari. La partita di Bologna ha dimostrato che un possesso di palla sterile non porta a nulla. Dobbiamo migliorare su tanti aspetti”.
Sul mercato: “Secondo me avete in testa chissà quale mercato, secondo me faremo una-due operazioni. Un giocatore in avanti potrebbe essere una soluzione, ma anche un giocatore a centrocampo”.
Su Montolivo: “Se gioca domani? Vediamo. Contro di lui non ho niente. Io faccio delle scelte, in questo momento ci sono giocatori più avanti di lui”.
Su Conti: “E’ pronto, sta aspettando che lo butti dentro io”.
Su Calhanoglu a centrocampo: “Non me lo invento io, in Bundesliga l’ha sempre fatto. Se giocherà a centrocampo, lo farà da mezzala e non da vertice basso”.
Su come migliorare la fase offensiva: “Con il 4-3-3, avevamo sempre 3-4 uomini in area. Con l’attaccante esterno è più facile attaccare sul secondo palo. Con il 4-4-2, i due centrali non si buttano mai, mentre la mezzala sì. Lo sviluppo è diverso, ci abbiamo lavorato per tantissimo. Spesso è il sistema di gioco che penalizza”.
Su Paquetà: “Ha ventuno anni, ha grandissime qualità. Non mettetevi in testa che arrivi qui e ci faccia vincere le partite, altrimenti creiamo un altro problema. Ci vuole tempo, bisogna aspettarlo. Abbina qualità e forza fisica, ma non iniziate a massacrarlo se sbaglia una-due partite. La cosa che mi ha impressionato di più sono i suoi dati a MilanLab, è tra i primi cinque nella storia del Milan”.
Sul confronto con Cutrone: “Ha chiesto scusa alla squadra. E’ giusto che qualche parola venga detta all’allenatore, io non sono permaloso o rancoroso. L’importante è non mancare di rispetto ai compagni. La sua bravura è stata chiedere scusa ai compagni appena è arrivato a Milanello”.