Meret: “Vinciamole tutte, pronti a sfruttare ogni spiraglio”
Alex Meret, portiere del Napoli, ha parlato in esclusiva ai microfoni di Radio CRC, emittente ufficiale e partner del club azzurro. Di seguito, i passaggi più significativi delle sue dichiarazioni dopo il pareggio contro il Bologna.
Un pareggio importante, ma con qualche rimpianto
«Contro il Bologna è arrivato un pareggio importante, ottenuto su un campo difficile contro una squadra in grande forma. Abbiamo guadagnato un punto sull’Atalanta e tenuto invariato il distacco dall’Inter. Il primo tempo è stato ottimo da parte nostra: avremmo meritato di più. Nella ripresa, però, ci siamo abbassati troppo e abbiamo subito il pareggio. Peccato, perché potevamo vincere.»
Dobbiamo giocare con più personalità
«Nel secondo tempo ci è mancato il coraggio. Dovevamo continuare a giocare palla a terra e cercare i nostri attaccanti negli spazi. Invece abbiamo iniziato a forzare i lanci su Lukaku, e il Bologna è stato bravo a coprirlo. Serve più personalità per compiere quel salto di qualità e mantenere il vantaggio acquisito.»
Scuffet promosso, bravo nella gestione
«Scuffet ha fatto una prestazione eccellente. Non solo per la parata decisiva nel finale, ma anche per come ha gestito la costruzione. Contro squadre che marcano a uomo, non è mai facile per un portiere. È stato sempre attento e concentrato.»
Gol e gioco di squadra: il centrocampo fa la differenza
«Nel calcio di Antonio Conte il lavoro del centrocampo è fondamentale. Anche se i nostri attaccanti non segnano quanto quelli di altre squadre, creiamo molto grazie agli inserimenti dei centrocampisti. È il collettivo che conta: l’obiettivo è sempre la vittoria.»
Serve più concretezza sotto porta
«In diverse partite abbiamo creato tanto ma finalizzato poco. Dobbiamo essere più cinici e chiudere prima le gare, perché troppe volte abbiamo rischiato di perdere punti dopo essere passati in vantaggio.»
Costruzione dal basso: cambia l’approccio ma non l’idea
«Con Conte non si rinuncia al palleggio, ma si cercano subito le punte. Non c’è l’ossessione del fraseggio come con altri allenatori, tipo Spalletti, ma l’idea è sempre quella: superare la pressione avversaria e creare superiorità. Tutto dipende da chi affrontiamo.»
Lukaku il riferimento, ma le strategie variano
«Quando giochiamo uomo contro uomo, Lukaku è il riferimento per farci salire. I centrocampisti si allargano e gli esterni si alzano per dargli spazio. Ma tutto cambia in base alla partita: a volte costruiamo, altre volte andiamo diretti.»
Differenze tra Conte e Spalletti? Approccio più pragmatico
«Con Spalletti si cercava più spesso il possesso, mentre Conte è più pratico: si gioca per trovare subito la verticalizzazione, evitando rischi. Ogni tecnico ha la sua filosofia, ed è giusto seguirla.»
La chiave contro l’Empoli: mentalità da grande squadra
«Contro l’Empoli servirà lo stesso atteggiamento mostrato in casa nelle ultime uscite. Loro lottano per la salvezza e sarà una partita dura. Ma se dimostriamo la nostra forza, possiamo ottenere un altro successo fondamentale.»
Le ultime gare? Come finali. E l’Inter…
«Ogni partita va giocata come una finale. Il nostro obiettivo è vincerle tutte. L’Inter è fortissima e difficilmente perderà punti, ma se accadrà noi dovremo essere pronti. Vogliamo restare attaccati e farci trovare pronti a sfruttare ogni spiraglio», ha chiosato Alex Meret.
Le parole di Meret tracciano la rotta per un finale di stagione ambizioso: il Napoli non vuole porsi limiti e spera ancora in un sorpasso last-minute. La fiducia non manca, la compattezza nemmeno. Ora la parola passa al campo.