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Lecce, Rebic: “Mi sento bene e voglio giocare il prima possibile”

Redazione
Rebic

LECCE REBIC – Quest’oggi, venerdì 6 settembre, il Lecce ha dato il suo benvenuto al nuovo acquisto Ante Rebic. Il giocatore dopo aver vestito le maglie di Fiorentina e Milan, torna in Serie A e lo fa alla corte del direttore sportivo che l’ha portato in Italia, ossia Pantaleo Corvino.

Proprio lo stesso dirigente ha introdotto il calciatore croato, queste le sue parole: “Di solito quando presento un calciatore devo essere molto dettagliato. Oggi invece c’è un giocatore con una carriera importante, mi riesce più facile questa conferenza. Conoscete meglio di me Ante Rebic. Posso dire che è stato vice campione del mondo con la Croazia, campione d’Italia col Milan. Lo conosco molto bene. Alla prima telefonata gli ho detto che deve rinunciare a un po’ di stipendio perché l’ho reso ricco vendendolo dalla Fiorentina all’Eintracht. Questa stagione farò 300 partite in Serie A col Lecce e 700 in assoluto, sono record che sento molto. E soprattutto sarebbe un record per il Lecce salvarsi per tre stagioni di fila. Gli ho chiesto di aiutarci a raggiungere questo obiettivo. Quando ho chiamato Pioli gli ho detto che ho bisogno di una prima punta e lui mi ha più che tranquillizzato. Ante ha scelto Lecce perché è spinto da motivazioni personali, vuole mettersi di nuovo in gioco. Sa che troverà l’ambiente giusto”.

Lecce, Rebic: “Il 3? Volevo il 12, ma ho preso il primo numero libero”

Dopo la presentazione del direttore del Lecce Pantaleo Corvino, ha preso la parola il nuovo numero 3 Ante Rebic, rispondendo alle domande. Questi i passaggi più importanti: “Negli ultimi due anni ho sofferto a causa di un infortunio, che ho risolto ad aprile. Un mese fa il direttore e il mister mi hanno convinto. Non ci ho pensato tanto, so che in questo momento devo giocare con continuità e far vedere a tutti che sono pronto. Come sto? Dopo l’intervento fatto ad aprile mi sono sempre allenato, sempre con un preparatore. Mi mancavano solo i minuti della partita. Mi sento bene e voglio giocare il prima possibile”.

Poi un passaggio sulla scelta del numero, l’intesa con Krstovic e il ricordo dell’abbraccio con il raccattapalle quando vestiva la maglia del Milan durante il Covid. Queste le dichiarazioni: “Volevo il 12 ma lo ha preso Guilbert, così ho preso il primo numero libero, che era il 3. Krstovic? Non mi aspettavo giocatori così forti. Sono contento di essere qui e aiutare la squadra. Dal mio primo giorno mi sento bene, vedo un bel clima. Non voglio prendermi la leadership, siamo tutti sullo stesso livello. Era la prima persona che ho visto dopo il gol, non c’erano tifosi. Non ci ho pensato molto. Quando sono arrivato ho chiesto al team manager dove sta questo ragazzo”.