Juventus, Agnelli: “D’Angelo non ha aiutato l’ingresso degli striscioni”

23 febbraio 2014 derby con il Torino giocato allo Juventus Stadium, in cui la curva bianconera ha esposto due striscioni che richiamavano la tragedia di Superga. La trasmissione ‘Report‘, andata in onda lunedì sera, ha accusato l’addetto alla sicurezza Alessandro D’Angelo di aver aiutato i tifosi bianconeri nell’esposizione di quegli striscioni, favorendone l’ingresso all’interno della curva sud.
Nel suo discorso agli azionisti all’interno dell’assemblea, Andrea Agnelli ha voluto tornare sulla questione:
“Una trasmissione televisiva ha riportato fatti acclarati in ogni sede. La Juventus è stata sanzionata dalla giustizia sportiva per due motivi: aver venduto biglietti in numero superiore rispetto a quanto previsto dalla legge Pisanu e perché il nostro responsabile della sicurezza Alessandro D’Angelo avrebbe favorito l’ingresso di materiale non autorizzato. La Juventus rispetta alla lettera le procedure previste e non può permettere che la nostra società sia associata al bagarinaggio e Alessandro D’Angelo non ha favorito l’ingresso di striscioni ‘canaglia’, come già li avevo definiti. Lo prova la sentenza della Corte Federale d’Appello e gli autori di quello striscione furono consegnati alla giustizia e sono rei confessi. Ogni altra affermazione è falsa e sarebbe ora che chi si esprime su questi fatti tenesse conto delle sentenze“.
Il security manager della Juventus Alessandro D'Angelo cerca di evitare lo sciopero ultras, e li aiuta a far entrare uno striscione inneggiante la tragedia di Superga. E' una delle intercettazioni da cui si è scoperta l'infiltrazione della 'ndrangheta.#Report #unasignoraalleanza pic.twitter.com/efowVR1NkC
— Report (@reportrai3) October 22, 2018