Intervista Orsolini: “Siamo squadra scomoda. Europa? Vedremo”

Riccardo Orsolini, attaccante del Bologna, ha concesso un’intervista al “Corriere di Bologna“. Il giocatore ha parlato del grande momento di forma della squadra emiliana, attualmente a pari punti con la Juve al settimo posto in classifica, posizione che darebbe l’accesso all’Europa.
INTERVISTA ORSOLINI: “SIAMO SQUADRA SCOMODA. EUROPA? VEDREMO”
Queste le sue parole: “Thiago Motta ha dato una impronta chiara e siamo entrati subito in sintonia, io sono 4 mesi che non penso a niente, non ho negatività e mi diverto. Mi godo il momento e ho la testa libera, vado in campo e mi diverto. Gioco sfacciato? Un po’ si, tento tanti dribbling, magari di dieci me ne riescono tre, ma in quei tre faccio male. Io mi diverto se posso puntare l’uomo. Mi piace quando la squadra lavora per isolarmi uno contro uno per puntare e tirare”.
Sull’Europa: “Giuro che in spogliatoio non ne parliamo, pensiamo di partita in partita e poi vedremo a fine campionato. Non facciamo calcoli, ma stare in quelle posizioni fa piacere perché dà valore al lavoro. Primi otto posti? Sarebbe importante anche per la Coppa Italia. Ce la giochiamo con tutti, come abbiamo fatto con l’Inter e non ci facciamo schiacciare dal peso di una mancata vittoria. Siamo una squadra scomoda e ambiziosa, non facciamo solo chiacchiere”.
Sul suo rendimento senza Arnautovic: “Io segno senza Arnautovic? Glielo dico sempre. E lui mi risponde ‘allora rientro più tardi’. Non so se sia un caso, Marko resta un pezzo da 90 e il giocatore più importante per noi anche a livello mediatico e sarà una sfida continuare a segnare quando rientrerà”.
Sulla sosta Mondiale: “La sosta è stata molto utile al mister che ci ha spremuto per bene e così abbiamo rifatto la preparazione. Motta ha dato una impronta chiara e c’è stata sintonia fin da subito. Quando arriva un nuovo allenatore o parti a bomba o ti fermi, noi partimmo con la sconfitta con l’Empoli e giocammo male. Mi fecero male i fischi ma sapevo che prima o poi sarei venuto fuori”.
Su Sartori: “Spesso mi punzecchia e mi lancia frecciate, lo fa per stimolarmi, ma dopo il gol all’Inter mi sono preso una rivincita. Torino? Sono al nostro livello, sarà partita difficile. E’ possibile che ci sia una partita più attendista ma quando avremo la palla dovremo fare male”.
Sul periodo della pandemia: “La pandemia è stata la mia rovina. Vivo in centro, non avevo un balcone, ero praticamente in cattività e non potevo neanche allenarmi. Sono espansivo, ho bisogno del contatto con le persone. Quando tornammo a giocare ero in depressione totale, gli stadi vuoi mi mettevano una grande tristezza. Poi ci fu qualche screzio con Mihajlovic, poi chiarito”.
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