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Inter, Marotta: “Lukaku fa parte del passato, il resto solo polemica sterile”

Redazione
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Marotta al Festival dello Sport – In occasione del Festival dello Sport organizzato dalla Gazzetta dello Sport a Trento, l’amministratore delegato nerazzurro ha svelato dei retroscena su alcune vicende recenti, Lukaku su tutti.

Inter, Marotta: “Lukaku fa parte del passato, il resto solo polemica sterile”

Marotta al Festival dello Sport – Queste le sue parole: “Possiamo giocare da protagonisti, è nella storia di questo club. Qualche risultato no è arrivato ma contano le prestazioni viste fino a questo momento, che lo definisco positivo. In una stagione ricca di impegni, senza contare le Nazionali che in questa sosta ci hanno convocato 18 giocatori, è normale che ci siano dei cali di tensione che dobbiamo gestire nel modo migliore. Siamo altamente competitivi per lo scudetto, lo abbiamo dimostrato. È la miglior rosa dell’Inter da quando sono qui. È quasi più difficile vincere il campionato che la Champions perché si tratta di una corsa a tappe. Alla fine dei conti arriva primo sempre chi ha meritato”. 

Marotta al Festival dello Sport – Sull’agognata seconda stella e sulla vicenda Lukaku: “Nello sport essere ambiziosi non è un difetto ma un pregio. Tenere l’asticella alta è uno stimolo per tutte le componenti societarie. Chi come me guida la gestione della squadra deve trasmettere questo concetto […] Sono dinamiche di cui non ci dobbiamo spaventare. Ormai fa parte del passato Lukaku, quando si vive un rapporto di fiducia si può passare a una forte delusione soprattutto in uno sport dove il dio denaro fa da padrone. Ora guardo il futuro. È liberissimo di dire quello che vuole, ci mancherebbe. La decisione di accettare o meno la proposta dell’Inter non va dietro a un momento ma a un rapporto costruito nel corso degli anni di grande rispetto e riconoscenza da parte nostra. Abbiamo la coscienza a posto, è una polemica sterile sulla quale non vogliamo cadere”.

Marotta al Festival dello Sport – Dopo un suo giudizio sul calcio arabo, ha infine raccontato come fu ingaggiato dall’Inter: “Si stava chiudendo un ciclo con la Juventus, cosa fisiologica nello sport. Dopo l’annuncio che feci post partita con il Napoli mi arrivò un messaggio di Zhang solo che non avevo salvato il numero. Ho chiamato in causa Urbano Cairo, che so che sono amici, per chiedergli conferma. Da lì ho dato il via libera a organizzare un incontro che si è rivelato molto positivo. La proprietà Zhang appoggia molto il concetto di delega, che è fondamentale nello sport. Devo ringraziare anche Ausilio che è un compagno fondamentale di viaggio nella gestione della società e nel seguire la cultura della vittoria e il senso di appartenenza”.

Marotta al Festival dello Sport – Sulla vicenda scommesse degli ultimi giorni, ha infine detto: “Non voglio entrare nel merito a una situazione che è frutto di indagini. Credo che lo scommettere sia un vizio antico del genere umano. Il calciatore professionista fa parte di quella categoria di sportivi particolare: diventano ricchi improvvisamente e hanno tantissimo spazi vuoti nella giornata. Spesso ci sono mancanze di valori in questi giovani che vanno aiutati a crescere. Faccio mea culpa in quanto dirigente, la nostra classe è mancata. Di fronte a un cambiamento generazionale manca l’attività che previene a questo perché ciclicamente succede nuovamente”.

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