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Infantino sui Mondiali 2034, Trump e il ritorno della Russia

Manos Staramopoulos
Infantino

Il presidente della FIFA difende l’assegnazione all’Arabia Saudita

Il numero uno della FIFA, Gianni Infantino, ha parlato del futuro del calcio mondiale durante il consiglio annuale dell’IFAB, svoltosi a Belfast. Tra i temi affrontati, la scelta dell’Arabia Saudita come sede dei Mondiali 2034, il rapporto con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e la possibilità di una riammissione della Russia nelle competizioni internazionali, a patto che venga raggiunta la pace.

La posizione di Infantino sul Mondiale in Arabia Saudita

Difendendo l’assegnazione della Coppa del Mondo 2034, Gianni Infantino ha sottolineato la volontà della FIFA di rendere il calcio un fenomeno globale:

“Abbiamo preso una decisione che ha unito il mondo intero. Il nostro obiettivo è portare il calcio in ogni angolo del pianeta. Nei prossimi anni toccheremo tutti i continenti: Nord America nel 2026, Sud America e Africa nel 2030, e torneremo in Asia per il 2034. Il consiglio della FIFA ha approvato questa scelta dopo un’analisi approfondita.”

Il legame con Donald Trump e il Mondiale per Club

Nel corso della conferenza, Infantino ha affrontato anche il tema del rapporto con Donald Trump, recentemente rieletto alla Casa Bianca. La sua famiglia ha già avuto contatti con la FIFA, con Ivanka Trump presente al sorteggio della Coppa del Mondo per Club. Inoltre, lo stesso Infantino ha presenziato all’insediamento del presidente americano a gennaio.

“Per il successo di una competizione è fondamentale avere un rapporto stretto con il capo di Stato ospitante. Quest’anno gli Stati Uniti accoglieranno la prima Coppa del Mondo per Club FIFA a 32 squadre. Nel 2026, invece, organizzeranno il Mondiale, insieme a Messico e Canada. Non dimentichiamo che quando gli USA hanno ospitato il Mondiale in passato, Trump era già presidente.”

Russia, possibile ritorno nelle competizioni internazionali

Uno dei temi più delicati affrontati da Infantino riguarda il futuro della Russia, esclusa dalle competizioni dopo l’invasione dell’Ucraina. Il presidente della FIFA ha espresso la speranza di un ritorno della nazionale russa, ma solo nel caso di una risoluzione del conflitto:

“Auspichiamo che tutti i Paesi possano tornare a giocare a calcio. Speriamo che i negoziati di pace abbiano successo, perché il mondo ha bisogno della pace molto più di quanto il calcio abbia bisogno della Russia. Se lo sport potrà avere un ruolo, una volta raggiunta la stabilità, saremo pronti a fare la nostra parte.”

Verso il futuro del calcio mondiale

Le dichiarazioni di Gianni Infantino delineano una FIFA sempre più impegnata nella crescita globale del calcio, con scelte strategiche che non mancano di suscitare dibattito. L’assegnazione dei Mondiali 2034, il rapporto con Trump e il possibile reintegro della Russia sono solo alcune delle questioni destinate a far discutere nei prossimi anni.

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