Genoa: Tudor in pole per sostituire Gilardino, mentre Balotelli divide la società

TUDOR – La situazione in casa Genoa è sempre più complessa, con tensioni crescenti sia sul fronte tecnico che societario. I recenti risultati deludenti della squadra, con tre sconfitte consecutive, hanno messo in discussione il futuro dell’allenatore Alberto Gilardino.
Nonostante il presidente Zangrillo gli abbia rinnovato la fiducia, c’è una crescente preoccupazione tra i vertici del club che una nuova sconfitta contro il Bologna possa costare caro all’ex attaccante della nazionale. In questo scenario, il nome di Igor Tudor è sempre più accostato alla panchina rossoblù.
GENOA: IGOR TUDOR PRONTO A SUBENTRARE
Tudor, che ha lasciato la Lazio lo scorso giugno, è considerato il principale candidato per prendere il posto di Gilardino in caso di un esonero.
L’ex difensore della Juventus e tecnico già rodato in Serie A potrebbe rappresentare la svolta necessaria per un Genoa che sembra aver smarrito la sua identità. L’idea di un cambio in panchina si fa sempre più concreta, soprattutto se Gilardino non riuscisse a portare a casa una prestazione convincente nel prossimo match.
Tudor, con la sua esperienza e il suo approccio pragmatico, potrebbe essere la scelta giusta per cercare di invertire la rotta.
E SUL CASO BALOTELLI…
Parallelamente, la situazione interna al club è resa ancora più instabile dalla possibile firma di Mario Balotelli.
Il presidente Zangrillo spinge per portare a Genova il 34enne attaccante, vedendo in lui un’arma in più per risollevare le sorti della squadra. Anche Gilardino, come riportato da Fabrizio Romano qualche giorno fa, sarebbe favorevole a questa soluzione, ma il fronte societario, rappresentato dall’amministratore delegato Andres Blazquez e l’area tecnica, si oppone fermamente, sollevando dubbi sulla convenienza di un’operazione del genere.
Balotelli, attualmente svincolato, sarebbe entusiasta di una nuova avventura e il suo entourage sta cercando di accelerare i tempi per chiudere l’accordo. Tuttavia, il club resta diviso, con molti contrari all’idea di investire su un giocatore considerato troppo rischioso dal punto di vista caratteriale e tecnico.
Mentre Tudor osserva da lontano pronto a subentrare, il Genoa si trova ad affrontare non solo una crisi di risultati, ma anche profonde divisioni interne sulla strategia da adottare per il futuro del club.
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