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Genoa, Pinamonti: “Felice qui, ma miro a un grande club”

Raffaele Campo
Andrea Pinamonti

GENOA PINAMONTI – Andrea Pinamonti, tornato al Genoa in estate dopo la prima esperienza nel 2020, ha rilasciato una lunga intervista su Sportweek, l’inserto settimanale de La Gazzetta dello Sport.

Così l’attaccante: “Le somme si tirano a fine stagione, ma sto vivendo un momento molto positivo. Sono orgoglioso di aver segnato goal decisivi: meglio solo uno alla volta, ma importante, che 2 in una partita vinta 5-0. Quando faccio bene e quando no, del giudizio altrui mi interessa relativamente. Alla Nazionale ci penso costantemente, com’è normale che sia. Però non ho potere sulle scelte del ct, posso solo cercare di fare più goal possibili. Non ho ricevuto telefonate, ma se faccio bene al Genoa so che il resto è una conseguenza. Le squadre che stanno in alto in classifica hanno fatto più del doppio dei nostri goal. Ho già superato Retegui al Genoa, ma aveva saltato un po’ di partite per infortunio. Non amo i paragoni con gli altri e neanche quelli con me stesso, la mia prima volta al Genoa è andata molto peggio“.

GENOA PINAMONTI – Prosegue: “Ricordavo quanto era successo 5 anni prima e immaginavo che, persi Retegui e Gudmundsson, i tifosi si aspettassero un attaccante di livello. Quindi ci ho pensato perché in campo fai bene se sei sereno fuori. Se fossi tornato con la paura e con la testa piena di brutte idee, avrei rischiato un’altra stagione negativa. Ma ho sentito la fiducia di Gilardino, che mi ha fatto capire di volermi a tutti i costi. Alla fine sono tornato per far cambiare idea a coloro che me ne avevano dette di tutti i colori. Oggi posso dire di essere felicissimo di essere di nuovo a Genova, consapevole di essere un altro giocatore rispetto alla prima volta. Ci è voluto un po’ per cambiare il mio rapporto con i tifosi, per cancellare certi pregiudizi. Ora allo stadio gridano il mio nome e in città mi fermamo per farmi i complimenti“.

Poi: “Devo finire il mio lavoro al Genoa, ma sono sicuro che riuscirò a mettermi alla prova a un livello più alto. Voglio diventare un giocatore importante in una squadra importante, non penso sia presunzione. Arriverà il mio momento e riuscirò a impormi anche in un grande club“.

 

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