Finale Mondiale per Club, Cole Palmer da 10: è Duca di New York

Cole Palmer, trequartista del Chelsea ed ex Manchester City, ha mostrato il proprio innato talento nella finale del Mondiale per Club
FINALE MONDIALE PER CLUB COLE PALMER – Per il modo in cui ha interpretato una finale così importante per la storia del Chelsea – primo club in assoluto ad apporre in bacheca tutte le Coppe Europee conquistabili e il primo Mondiale per Club della storia – avrebbe potuto esibirsi al fianco dei Coldplay o di altri artisti sulle vette dello stadio MetLife Stadium di New York.
Cole Palmer, trequartista dei londinesi, ha mostrato tutto il proprio talento dipingendo calcio nei 95 minuti della gara contro il Paris Saint Germain “pigliatutto” – fino a New York – di Luis Enrique e contribuendo a colorare di Blue la contea americana. Due reti quasi fotocopia, con un sinistro all’angolino alla destra di Gianluigi Donnarumma – palla in buca e doppio vantaggio dopo pochi minuti – e un assist al bacio, nello spazio, per Pedro Neto, autore dello splendido 3-0 che ha chiuso la contesa.
Palmer ha fatto toccare al Chelsea il mondo con il proprio piede sinistro incantando la platea e i 70mila spettatori del MetLife e mostrando tutte le peculiarità di un calciatore di talento, ma dotato di grandissimo senso dell’abnegazione. Il “tuttocampista” inglese ha trovato la propria dimensione sull’esterno destro, ma con licenza di accentrarsi e “uccidere” le partite con un mancino educato, ma letale. Nel quasi folle e compulsivo shopping del Chelsea nelle ultime sessioni di mercato, i 47 milioni meglio spesi risultano proprio quelli sborsati al Manchester City, nell’estate 2023, per prelevare il cartellino di un numero 10 che ha saputo abbinare qualità e quantità e vestendo i panni del trequartista moderno.
Cole Palmer da urlo: il Chelsea conquista il primo Mondiale per Club FIFA
Grande merito della prestazione da dieci di Palmer va affidato a Enzo Maresca, tecnico italiano che ha portato un (altro) pizzico di azzurro italiano sul suolo statunitense mettendo il fantasista nelle migliori condizioni di incidere in una delle partite più importanti della storia dei Blues. E trecento sessantuno anni dopo Giacomo II d’Inghilterra, divenuto Re dal quale prese il nome la città di New York, un altro Duca inglese – questa volta del pallone – ha avuto modo di ricevere lo scettro nella prestigiosa città americana. Nella notte a stelle e strisce del Mondiale per Club, la più lucente è stata quella di Cole Palmer.