ESCLUSIVA Zironelli: “Venezia? Antonelli una garanzia, Stroppa…”
ESCLUSIVA ZIRONELLI VENEZIA STROPPA – Non è ancora ufficiale, ma ormai è certo che Eusebio Di Francesco non sarà più l’allenatore del Venezia anche per la prossima stagione in Serie B, nonostante sia legato ai lagunari fino al 2026. A stretto giro dovrebbe infatti arrivare la rescissione del contratto.
Per parlare degli arancioneroverdi, Europacalcio.it ha contattato Mauro Zironelli, oggi allenatore del Cjarlins Muzane, compagine friulana impegnata nel campionato di Serie D, e in passato centrocampista del Venezia dal 1995 al 1999.
Cosa pensa di questa retrocessione del Venezia?
“Un vero peccato perché la squadra ha sempre espresso una notevole qualità di gioco e ha messo in difficoltà le big. Mentre sono spesso andati male gli scontri diretti e queste cose le paghi a caro prezzo. Mi dispiace molto per Di Francesco, che ci ha messo anima e corpo dimostrandosi ancora una volta un bravo allenatore“.
Ora però, a quanto pare, Di Francesco non rimarrà. Circola molto il nome di Stroppa.
“Se dovesse arrivare Stroppa, sarebbe un segnale che la società vuole tornare subito in Serie A. Il ds Antonelli ha già conquistato con lui il massimo campionato A tre anni fa a Monza“.
Le faccio ora una domanda scontatissima: quanto ha pesato la cessione a gennaio di Pohjanpalo?
“Non è stata una bella cosa, non solo a livello tecnico ma anche sotto un profilo puramente mediatico: il Venezia si è privato a gennaio del suo giocatore simbolo. Poi è anche vero che i tempi sono cambiati e le bandiera non ci sono più“.
Sempre in tema attaccanti, il Venezia dovrebbe ripartire da Fila?
“Ha avuto un periodo di ambientamento, non è mai facile cambiare contesto a gennaio. Ma se è stato preso per la Serie A, di sicuro in cadetteria quei 12-15 gol potrebbe garantirli. In ogni caso, le certezze del Venezia sono Antonelli, una garanzia, e, se dovesse arrivare per davvero Stroppa, ottimo per la B“.
Mentre di sicuro diranno addio Idzes e Nicolussi Caviglia.
“Direi giusto così perché entrambi hanno dimostrato di essere giocatori da Serie A. Sono contento soprattutto per Nicolussi Caviglia, che ho avuto modo di allenare ai tempi della Juventus Under 23. Parliamo di un giocatore completo e dotato di una grande tecnica. Oltre che essere un bravissimo ragazzo. Bravo Di Francesco, che ha saputo trovargli la giusta collocazione tattica, vale a dire mediano in un centrocampo a due, ruolo in cui lo schieravo anche io e infatti rendeva benissimo“.
In quale contesto lo vedrebbe meglio?
“Nella Roma: Nicolussi Caviglia andrebbe a nozze nel 3-4-3 di Gasperini“.
Lei ha vestito per quattro anni la casacca arancioneroverde. Come si può sintetizzare il suo periodo in Laguna?
“Ci furono 2-3 anni di transizione, poi nel 1998 centrammo la A con Novellino. Il gruppo era molto unito, tuttora abbiamo una chat su WhatsApp. Mentre Pippo Maniero è il mio assistente al Cjarlins Muzane“.
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