Del Piero racconta l’Avvocato Agnelli e la sua prima Juve
Arrivo a Torino e primi passi in bianconero
Alessandro Del Piero, ospite su Rai 1 nel programma Stanotte a Torino con Alberto Angela, ha ripercorso l’impatto con la città e con la Juventus: “Arrivavo da un paesino, Torino era una metropoli. L’impatto è stato importante, bello, anche traumatico. A diciott’anni è stata una scoperta fatta passo dopo passo”.
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I luoghi del cuore
Il legame con la città passa dai luoghi simbolo: “Lo stadio Comunale, dove vedevo i miei idoli, e Piazza Carlina, casa mia dal ’90 al ’96. Qui ho vissuto 19 anni di fila”.
L’Avvocato Agnelli e le telefonate all’alba
Il racconto più vivido è dedicato a Gianni Agnelli: “Eravamo obbligati ad avere il telefono in casa. Chiamava alle cinque del mattino. La prima volta, due minuti prima della mia prima partita: ‘Casa Agnelli, le passo l’Avvocato’. ‘Mi raccomando oggi’. Se avevo poca pressione…”. Quella gara finì 1-0 per il Milan, “stellare, la squadra da battere”.
Famiglia e stabilità
Sulla vita privata: “La compagna è fondamentale. Con Sonia Amoruso abbiamo costruito una famiglia, tre figli, e ogni pensiero è per loro”.
I gol più emozionanti a Torino
Due istanti indelebili: “Il 4 dicembre ’94 contro la Fiorentina, stagione dello scudetto. E l’ultimo, Juve-Atalanta, l’addio”.
Nazionale e Mondiale
Sul rigore e il titolo mondiale: “È come andare sulla luna”. E sul futuro dell’Italia: “Serve vincere. Dobbiamo reinventarci”, ha chiosato Alessandro Del Piero.
