De Rossi: “Il prossimo anno tornerò ad allenare. Con i Friedkin…”

In occasione dei lavori che si stanno svolgendo nel centro sportivo dell’Ostia Mare, Daniele De Rossi ha parlato del suo futuro, della Nazionale e della sua esperienza come tecnico della Roma. L’ex numero 16 giallorosso ha affermato che il prossimo anno non sarà più libero, ma tornerà certamente ad allenare. Di seguito le sue parole.
DE ROSSI: “SONO STATO BENE CON I FRIEDKIN. FUTURO? IL PROSSIMO ANNO TORNERÒ AD ALLENARE”
Così De Rossi sul rapporto con i Friedkin e su Ranieri: “Ho avuto un rapporto incredibile con Franco Sensi, anche con la figlia. Abbiamo vissuto anni pazzeschi. Non so cosa vi aspettate che vi dica, ma sono stato bene anche con i Friedkin. Non ho avuto grandi problemi. Penso che sia giusto che ognuno ricopra questo ruolo con le conoscenze che ha. Un chino più sul tecnico posso spingermi per le idee da proporre. Loro venendo da un altro mondo hanno portato anche il bello che vediamo a Trigoria”.
“Ranieri? L’ho sentito la prima volta e ci siamo confrontati, abbiamo parlato con affetto e c’è disponibilità da parte di entrambi. Dopo no, sta lavorando e non lo disturbo. Oggi mi concentro di più sull’Ostiamare e su Ostia”.
Sul suo futuro: “Presto non sarò libero per allenare il Pigneto… Come non avrò il tempo di dedicarmi a tempo pieno al progetto Ostia Mare, per questo sono qui tutti i giorni e delego diverse mansioni, affinché sia tutto organizzato nel momento in cui tornerò a svolgere la mia professione. Il prossimo anno non sarò presente tutti i giorni ad Ostia perché allenerò. Non ci possiamo prendere in giro, il mio lavoro è un altro”.
DDR ha concluso commentando l’eliminazione della Nazionale dalla Nations League per mano della Germania: “È stata una bella partita, ho visto solo il secondo tempo quindi è stata una partita magica. Ho letto che non è andata benissimo nel primo tempo, ma può succedere contro la Germania. Non nascono più i campioni? Abbiamo vinto un Europeo pochi anni fa. Magari tra qualche anno torneranno i Totti e Del Piero. Per sviluppare i ragazzi come noi mancano ore di calcio a settimana per strada. Una volta si giocava sul cemento, o qui sulla spiaggia. Ma non sono usciti solo per questo, ma ti aiuta anche nel controllare meglio la palla. Se guardiamo Argentina e Brasile la sensazione è che loro continuino a giocare tanto per strada”.
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