Crisi in Brasile: caos dopo le dimissioni del presidente CBF
Il terremoto nella Federazione Brasiliana
ANCELOTTI BRASILE – La Federazione Brasiliana di Calcio (CBF) è nel caos. A pochi giorni dall’annuncio ufficiale di Carlo Ancelotti come nuovo commissario tecnico della Seleção, il presidente Ednaldo Rodrigues si è dimesso dopo una sentenza della Corte Suprema Federale (STF) che lo ha dichiarato colpevole di irregolarità amministrative. Un colpo di scena che rischia di destabilizzare i piani della nazionale verdeoro a pochi mesi dalla ripresa delle Qualificazioni al Mondiale 2026.
Ancelotti già sotto pressione
L’arrivo di Ancelotti, atteso a luglio dopo la fine del suo accordo con il Real Madrid, era stato presentato come una svolta storica per il Brasile, che per la prima volta affiderà la panchina a uno straniero. Ma ora, con le dimissioni di Rodrigues e l’avvicendamento temporaneo del vicepresidente Fernando Sarney, il progetto rischia di vacillare.
Il tecnico italiano, che ha firmato un contratto fino al Mondiale 2026, dovrà comunque preparare le prossime amichevoli contro Ecuador (6 giugno) e Paraguay (11 giugno). Ma l’instabilità politica nella CBF e le critiche del presidente Lula (“Ci sono anche allenatori brasiliani validi”) potrebbero complicare il suo lavoro.
Le parole di Lula e il malcontento popolare
Lo stesso presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, ha espresso dubbi sulla scelta di Ancelotti: “Non sono coinvolto in questa decisione, ma credo che avremmo potuto puntare su un tecnico nazionale”. Una presa di posizione che riflette il malumore di parte dell’opinione pubblica, legata alla tradizione di ct locali come Tite o Felipão.
Cosa succederà ora?
La CBF dovrà indire elezioni entro metà giugno, ma il rischio è che la transizione diventi un campo di battaglia tra fazioni politiche. Intanto, Ancelotti si trova già al centro di polemiche non volute, con il rischio che il suo mandato parta in salita. Se il Brasile voleva una rivoluzione, sta ottenendo ben più di quanto immaginasse.
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