Cremonese, Vardy si presenta: “Bello sentirsi voluto, grande esperienza. Maresca, Ranieri…”
Conferenza in pieno centro a Cremona per Jamie Vardy e grande attenzione mediatica per il trentottenne attaccante inglese e la sua esperienza in Italia, maglia della Cremonese. Le sue dichiarazioni principali:
“Ho parlato con mie moglie, i miei figli, i miei cari, un cambiamento importante, il manager ha trasmesso la sua passione e penso che come calciatore è sempre bello sentirsi voluto. I primi giorni? Una città tranquilla ma godibile, la lingua non è facile ma il calcio ha una sua lingua e sono stati giorni fantastici“.
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L’obiettivo è restare in Serie A, prendere partite una per una e dare tutto, è il calcio, undici contro undici e può vincere chiunque. Lavoriamo il più duro possibile e vediamo dove ci porterà“.
La prossima gara a Verona: “Ho fatto una estate un po’ più lunga con la mia famiglia, cosa rara, mi sento bene, ho cercato di restare in forma il più possibile, poi deciderà il mister“.
Dall’Inghilterra all’Italia: “Ai miei figli non ho promesso qualcosa, arriveranno successivamente ma sarà una bella esperienza, una nuova lingua e vita, non vediamo l’ora. Guardavo le partite della Serie A, uno dei campionati top, più tattico e di possesso rispetto alla Premier League ma l’ho già provato con Maresca e ho parlato con lui, mi ha consigliato; Ranieri? Non ho parlato con lui, ha speso belle parole e speriamo di non deluderlo“.
Vardy conclude: “Lo stesso numero di Gianluca Vialli? Non vedo l’ora, mostrare chi sono, dare tutto e alla fine fare dei risultati. I dubbi in Italia? Dovrò provare a smentirli, ascolto le mie gambe e finché non ci saranno segnali, continuerò a dare sempre il massimo.
Ho visto le due partite di campionato, mi ha colpito come i ragazzi lottano per l’altro, la strada è lunga. Con Maresca avevo segnato venti gol e si diceva che non potevo adattarmi, puoi sempre imparare con i compagni, dai video e devo sfruttare i momenti per segnare o far segnare.
La costruzione dal basso? E’ l’evoluzione del calcio, è una tendenza, l’obiettivo è coinvolgere il portiere e cercare l’uomo libero, calcolare il pressing, dove andare e forzare l’avversario. Il gol? Aiutare la squadra, segnare il più possibile e ottenere i tre punti, anche con un assist vittoria sarei contento“.
Qui il video integrale pubblicato sui canali ufficiali del club lombardo.
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