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Caprile: “Sogno l’azzurro lavorando bene con il Cagliari. Mercato…”

Samuele Zarlenga
Elia Caprile

Elia Caprile, protagonista assoluto di questo avvio di stagione con il suo Cagliari grazie alle sue parate, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, trattando vari temi. Dall’addio al Napoli e l’arrivo al Cagliari alla Nazionale, passando per le fasi cruciali della sua carriera. Di seguito le sue parole.

CAPRILE: “FA PIACERE ESSERE ACCOSTATI A TOP CLUB, MA SONO CONCENTRATO SUI ROSSOBLU. NAZIONALE? POSSO ARRIVARCI FACENDO BENE A CAGLIARI”

OTTIMO AVVIO“Siamo partiti bene e dobbiamo darcene atto perché i punti raccolti finora sono una buonissima prova. Però il campionato è lungo e bisogna restare concentrati sull’obiettivo. Centrare la salvezza il prima possibile è la priorità”.

LA SERIE A – Il livello si è alzato. Le proprietà straniere che sono entrate in diverse società hanno iniettato investimenti e hanno portato a un livello superiore la Serie A. È un plus per tutti avere un torneo più competitivo. Però non contano solo i soldi per fortuna. Mi riferisco al fatto che alla fine contano le idee, quelle buone. Ci sono tanti allenatori e tante società che con le buone idee compensano e costruiscono squadre che possono giocarsela contro ogni avversaria. Un po’ come il Cagliari. La società ha affidato a Fabio Pisacane la squadra: un allenatore giovane, all’esordio con una prima squadra che si sta dimostrando preparato e credibile con la sua proposta di calcio. Conosce bene le dinamiche dello spogliatoio, ha portato principi di gioco nuovi e noi ci fidiamo di lui“.

LA CARRIERA – Leeds è stata un’esperienza anche di vita: ho imparato l’inglese e a vedere il calcio da una prospettiva differente. Poi la Pro Patria: sono arrivato che avevo un contratto lungo con un club di Premier e ho condiviso la stagione con compagni che si giocavano il contratto anno per anno. Ho capito moltissimo. A Napoli andava tutto bene e ho un ricordo bellissimo di club e città, ma mi guardavo allo specchio e sentivo che mi mancava una parte di me. Ringrazio Cagliari per l’opportunità che mi sta dando“.

MERCATO E NAZIONALE – Fa piacere sentirsi accostati a top club. Però la mia testa è sul Cagliari, sono concentrato ad aiutare tutti nel raggiungimento della salvezza. Nazionale? Innanzitutto bisogna essere onesti e dire che Donnarumma è il migliore del mondo nel ruolo. Poi ci sono tanti portieri italiani bravi e io sogno l’azzurro sapendo che può diventare realtà solo lavorando bene con il Cagliari“.

GIGI BUFFON “Se sono stato sempre portiere? Sì, mi piaceva sporcarmi quando mi buttavo: mamma Elisabetta mi metteva sotto la doccia direttamente vestito. E mi sono innamorato del ruolo grazie alla maglietta dorata di Gigi Buffon del Mondiale 2006“.

 

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