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Brahim Diaz-Milan, carte scoperte per il (non) riscatto: le novità

Anthony Ferrara
Brahim Diaz

Brahim Diaz Milan: contrariamente quanto annunciato da diverse fonti al momento del rinnovo del prestito, il Real Madrid…

Brahim Diaz e il Milan: una storia nata nel settembre 2020, che potrebbe interrompersi nel giugno 2023. Dopo tre stagioni passate ad illuminare ad intermittenza la Scala del Calcio, tra giocate sublimi e periodi di appannamento, i prossimi sei mesi diranno molto, se non tutto, riguardo il futuro del trequartista all’ombra della Madonnina.

Le carte in tavola per un eventuale riscatto da parte della dirigenza rossonera, tuttavia, non sarebbero le medesime annunciate nel momento in cui, nel giugno 2021, Maldini e Massara trattarono il prolungamento del prestito biennale con i blancos. Secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo AS, da sempre vicino alle vicende della Casa Blanca, l’accordo per Brahim Diaz non prevede alcun diritto di riscatto a favore dei rossoneri. Una clausola, quest’ultima, che avvicinerebbe sensibilmente il rientro del trequartista classe 1999 nella capitale spagnola, con Carlo Ancelotti pronto ad inserirlo negli schemi del suo Real Madrid.

Brahim Diaz Milan, carte scoperte per il (non) riscatto: le novità

Contrariamente quanto sostenuto da più fonti, dunque, il diritto di riscatto con il quale il Diavolo avrebbe ancora potuto assicurarsi le prestazioni di Brahim, sarebbe in realtà un semplice prestito secco. Il numero dieci avrebbe, a più riprese, espresso il desiderio di restare a Milano, ben consapevole di poter giocarsi le proprie carte in rossonero piuttosto che al Bernabeu. Il suo futuro blanco, tuttavia, potrebbe essere legato a doppio filo alle situazioni in uscita in casa Real, con il connazionale Asensio al passo d’addio.

Al momento, in rossonero, Diaz gode della fiducia di Mister Pioli, complici anche le difficoltà riscontrate da Charles De Ketelaere nel calarsi nella realtà del Diavolo. Con 96 presenze in maglia rossonera condite da 15 gol, il numero dieci ha tutte le intenzioni di convincere la dirigenza rossonera a sborsare i venti milioni utili per convincere il Real a privarsi definitivamente del proprio talento, con la consapevolezza di poter illuminare la scena con più continuità.