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Bonucci e Allegri, pace fatta già a ottobre

Redazione
Bonucci, Juventus, esultanza

Se c’erano dubbi sul rapporto oramai irrecuperabile tra l’allenatore della Juventus Allegri e il difensore attualmente al Milan Bonucci, la Gazzetta dello Sport nell’edizione odierna traccia un dettagliato resoconto invece di come sarebbe avvenuta la pace tra i due.
Ecco la versione tracciata dalla Gazzetta e apparsa anche sul sito del quotidiano milanese:

“Quando la settimana scorsa ha iniziato a spargersi con forza la notizia del possibile rientro alla base torinese di Bonucci, più o meno tutti si sono posti le due medesime domande: d’accordo ma… come la mettiamo con Allegri? E come sarà possibile presentarsi al cospetto di uno stadio che l’ha massacrato di fischi e insulti non più tardi di quattro mesi fa? Per quanto riguarda la seconda domanda, pare che in un contesto in cui la gente bianconera sarà concentrata soprattutto su altre coordinate – CR7 –, gli eventuali problemi siano destinati a durare al massimo lo spazio delle prime partite. Per quanto riguarda invece il primo quesito sull’allenatore, qui i problemi starebbero proprio a zero. Bonucci e Allegri infatti avevano ricomposto il rapporto in tempi assolutamente non sospetti, e quindi non occorrerebbe alcun discorso chiarificatore. Il disgelo fra Max e Leo per la precisione risale allo scorso 23 ottobre a Londra, quando Bonucci era stato premiato dalla Fifa, che lo aveva inserito nel top 11 della stagione precedente. Ebbene, tra una foto e un brindisi, quando Bonucci aveva visto Allegri gli aveva detto: «Mister, questo premio è anche e soprattutto suo». Il tecnico aveva risposto sorridente: «Grazie, mi fa molto piacere». Un gesto che Max aveva apprezzato parecchio e dopo il quale i due si erano appartati per qualche minuto a parlare. Evidentemente per ulteriori chiarimenti. Il seguito si era avuto ad aprile a Roma in occasione dell’incontro fra arbitri, allenatori, dirigenti e calciatori: anche in quell’occasione uno scambio di battute all’insegna della distensione. Ecco perché Leo nuovamente agli ordini di Allegri non costituirebbe alcun motivo di attrito, anche perché il difensore, sebbene abbia sempre motivato in modo abbastanza chiaro i motivi del divorzio dalla Juve, ha poi riconosciuto privatamente di aver commesso degli errori nella gestione di tutta la vicenda. Non c’è base migliore per ricominciare.”