Boban al vetriolo contro il Milan americano: “Tonali, Maldini, Olmo..”

Zvonimir Boban, ex dirigente del Milan, ha rilasciato un’intervista con cui si è scagliato contro la gestione del club: Tonali, Maldini, Olmo
BOBAN MILAN TONALI MALDINI OLMO – Ha condotto una battaglia dall’interno della sede di Casa Milan, come da lui stesso affermato nella lunga intervista concessa al canale Youtube Milan Hello, ideato da Andrea Longoni. Lo ha fatto per l’amore del club, per quel senso di appartenenza che ha sempre dimostrato, sin da calciatore, e preteso in qualità di dirigente prima del licenziamento in tronco per una causa che non trova ancora giusta e sulla quale si sta ancora cercando una soluzione. Ha tentato di riportare il Diavolo nel Paradiso calcistico coadiuvando Paolo Maldini, ex compagno di squadra in rossonero, nel tutt’altro che semplice compito di doversi destreggiare con chi del Milan non “conosce nulla”. I siluri di Zvonimir Boban non sono certo mancati.
Nella lunga intervista concessa a Milan Hello, l’ex fantasista ha parlato a ruota libera trattando diversi temi scottanti, non ultimo, quello concernente la cessione di Tonali: “È vero, il Milan ha incassato molti soldi, ma si è privato di un’altra anima milanista nel profondo, tanto quanto la mia e quella di Maldini. Paolo non l’avrebbe mai accettato e proprio per questo la storia è finita in quel modo. La proprietà americana con la quale abbiamo avuto a che fare era solamente propensa al profitto senza interesse per il lato sportivo”
Milan a stelle e strisce, Boban contrariato: “Difficoltà sin dall’inizio”
“Sin dall’inizio del mio inserimento, mi ero accorto che più di qualcosa proprio non andasse per il verso giusto. Mi tolsero il potere di firma dopo due mesi; il budget stanziato per gli acquisti già definiti di Dani Olmo e Szoboszlai sparito nel nulla, nonostante avessimo già in preventivo le cessioni di Suso e Piatek. Quando Paolo mi spiegò il progetto, capii subito di dover lottare all’interno contro la mia stessa proprietà. Accettai per amore del Milan, ma la situazione era insostenibile”