Bisoli: “Nainggolan? Se tornerà a Cagliari, lo farà con grandi motivazioni”

BISOLI NAINGGOLAN CAGLIARI – Uno dei giocatori di cui si parla di più in questi giorni è Radja Nainggolan, centrcocampista belga classe 1987 in uscita dall’Inter, dove era approdato solo poco più di un anno fa dalla Roma. Dopo una prima stagione in chiaroscuro, il giocatore lascerà con ogni probabilità il club nerazzurro, in quanto non rientra nei piano della dirigenza e del nuovo tecnico Antonio Conte.
Il suo nome è stato accostato alla Sampdoria e alla Fiorentina, ma al momento la destinazione più probabile sembrerebbe quella del ritorno al Cagliari, squadra dove aveva già militato da gennaio 2010 a gennaio 2014, quando fu acquistato dalla Roma.
BISOLI NAINGGOLAN CAGLIARI – “Europa Calcio” ha contattato in esclusiva Pierpaolo Bisoli, ex allenatore del Padova che conosce molto bene Nainggolan. Proprio lui lo aveva infatti lanciato in Sardegna nella stagione 2010/2011.
[df-subtitle]Il nome di Nainggolan è accostato molto al Cagliari. Cosa pensa di questo suo possibile ritorno in rossoblu?[/df-subtitle]
“Radja è un grande giocatore. Il ritorno a Cagliari penso che sia dovuto anche al fatto che voglia riavvicinarsi a casa per qualche problema familiare che ho letto. Però, come ho appena detto, sono convinto che sia ancora un grandissimo giocatore. Quindi se il Cagliari lo acquisterà farà un grande colpo. Lì farà bene, ha delle doti davvero importanti“.
[df-subtitle]La sua stagione all’Inter non è stata particolarmente brillante. Cosa non ha funzionato in particolare?[/df-subtitle]
“Quando si cambia squadra, passando dalla Roma all’Inter, quasi sempre ci vuole più tempo per ambientarsi. Lui non l’ha avuto, e ci sono stati anche altri calciatori importanti che non si sono ambientati subito. In più l’andamento della squadra non lo ha certamente agevolato, l’Inter ha avuto una stagione di molti alti e bassi. Però lui i 6-7 gol li ha fatti, tra cui quello che ha portato la squadra in Champions League. Per cui credo che la sua stagione non sia stata per nulla tutta da buttare. Poi la nuova dirigenza e il nuovo allenatore hanno puntato su altri giocatori, ma questo fa parte del calcio“.
[df-subtitle]A lanciare Nainggolan fu proprio lei. Cosa la colpì di lui?[/df-subtitle]
“Intanto la freddezza che aveva nell’affrontare le situazioni difficili. E poi questa forza incredibile nello strappare la palla al piede all’avversario e ripartire subito in profondità. Il presidente lo voleva darlo via e io gli dissi che era uno dei giocatori pimigliori che avevamo e poi alla lunga quelle parole mi hanno dato ragione“.
[df-subtitle]Si può quindi dire che Cagliari è il posto giusto per ripartire?[/df-subtitle]
“Lui è molto legato alla città e ai sardi. Sa che Cagliari è stato il suo trampolino di lancio. Se andrà lì, ci andrà con grandi motivazioni per dimostrare che ha ancora molti anni davanti per giocare ad altri livelli“.
[df-subtitle]Posto che le questioni tattiche variano da allenatore ad allenatore, qual è la posizione di centrocampo in cui rende al meglio?[/df-subtitle]
“Come hai detto, l’allenatore del Cagliari è Maran, e sarà molto più bravo nel trovargli la giusta posizione in campo. Con me fece tre ruoli il mediano davanti alla difesa, la mezzala e quando lo misi trequartista per la prima volte fece gol contro il Bologna. E’ un giocatore che può ricoprire tutti ruoli del centrocampo. Ha questa grande capacità di attaccare in profondità e di tirare da lontano“.
[df-subtitle]Quanto a lei, al momento è fermo. Ha avuto nel frattempo proposte?[/df-subtitle]
“Ho avuto, chiamiamole così, delle situazioni con alcune società che non si sono concretizzate. Ora, come tutti gli allenatori disoccupati, aspetto la chiamata giusta. Ho una grande voglia di ripartire, so che un anno fa ho vinto un grandissimo campionato“.
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