Champions League: non svegliate l’Atalanta da questo sogno

Atalanta Champions League – L’Atalanta in Champions League si regala la serata da sogno: un omaggio alla propria storia, alla propria città, ai propri colori. Non può essere un caso che tutto accada in uno stadio considerato “la Scala del calcio“, uno dei maggiori palcoscenici del calcio mondiale; dove se le partite fossero musical, sarebbe Broadway.
Non è un caso che l’impresa dei nerazzurri sia targata Gasperini; uno che da San Siro c’è passato e ha lasciato strascichi e veleni. Ma non è la giornata giusta per parlare di quello che è stato in forma negativa; c’è solo da esaltare, per quello fatto ieri e in questi anni, un allenatore a tratti sottostimato e poco considerato. Anche per quella sua verve polemica che ne contraddistingue da anni la carriera; e che forse, proprio per questo, gli ha fatto solo sfiorare le panchine delle grandi squadre.
Ma oggi l’Atalanta è una grande squadra: almeno 4 gol a un team spagnolo in Champions League è un evento che, come ricorda la “Gazzetta dello sport” stamane, non accadeva dalla bellezza di 16 anni. Era il 2004/05, e la malcapitata anche quella volta fu il Valencia che subì 5 gol in casa da un’altra squadra nerazzurra: l’Inter. Era la stagione della finale di Istanbul, cattivi ricordi per il popolo milanista.
E oggi, in quello stadio dove sempre corsi e ricorsi storici ricordano al Valencia la sconfitta nel 2001 nella finale di Champions League contro il Bayern, non ci sono né Milan, né Inter a esaltarsi. È la sera dello sballo dell’Atalanta in Champions League, della doppietta di Hateboer che in campionato fatica e invece tira fuori la grande prestazione della carriera. Macinando come un rullo compressore la sua fascia. È la serata della consacrazione di Ilicic e Gomez, di Freuler, un altro che quest’anno in Serie A sembrava non essere quello ammirato nelle ultime stagioni. La serata delle rivincite, delle consacrazioni, delle conferme, delle sorprese e delle rinascite. La serata del popolo bergamasco, in quarantamila accorso a San Siro.
Ora però l’euforia deve fare posto alla concretezza. Tra 20 giorni un ritorno che vale la storia e occhio al quel gol subito che forse paradossalmente ha il merito di dover tenere per forza alta l’attenzione anche nel match al Mestalla. Uno stadio che spesso fa sentire la presenza, proprio come San Siro.
L’impressione, però, è che questa Atalanta, questo Gasperini, questi Ilicic, Gomez e compagnia, non abbiano paura in questo momento di niente e di nessuno. Non svegliate l’Atalanta e i suoi tifosi, da questo incredibile sogno.